15 butwal

Butwal Nepal
25/02/2005

Salve gente, eccomi qui dopo quasi 4 mesi di assenza dal blog e di viaggio fortunato ma anche duro.

Ci eravamo lasciati in Iran dove per la sempre problematica burocrazia il Pakistan non mi ha concesso il visto, e visto che era l'ultimo paese prima di raggiungere la beneamata India il trauma e lo sconforto non sono stati facili da superare.


Ma rimboccato le maniche prendo cartina e guardo cosa posso fare quale altro itinerario mi puo' portare nella penisola indiana.


Dico la verita' avevo pensato anche a prendere l'aereo, ma moneta me lo ha impedito e con una serie di domande ho capito che non c'era storia per l'aereo a meno che qualcuno non me lo pagasse, ma dove lo trovo uno cosi' generoso?


Cosi' dopo aver consultato la mappa e chiesto a moneta "decido" di provare la carta Dubai, mi dico: magari trovo un bello Yaght come in Cipro o Egitto che mi da un passaggio.


La faccio corta perche' non ho tempo, dopo un mese a Dubai (dormendo in spiaggia, mendicando cibo internet e non spendendo nulla come al solito), "decido" (moneta) di provare in Oman la' mi hanno detto che ho piu' probabilita' di trovare Sailing Boat, fanno scalo a Salalah e io da solo a piedi e in autostop compio il mio bel vagare in terra Omanita.


Arrivo a Salalah - Oman e la' trovo invece di un capitano di uno Yaght un capitano di un mercantile, C.pt. Leonidas (un mito un genio un eroe), Greco che lavora li', cosa combina il grande Leonidas?


Mi regala il bilgietto aereo Salalah (Oman) - Bombay (India), valore 400 Euro, che dire ragazzi, so solo che ho lasciato l'Iran con 170 Euro ho pagato il traghetto Iran - Dubai (35 euro), ho vissuto un mese a Dubai, ho pagato il visto indiano 40 Euro, 2 settimane in Oman sono volato in India ho passato le vacanze di natale e l'ultimo dell'anno a Goa (Arambol), perche' un turco Levent conosciuto all'aereoporto di Bombay, mi ha pagato autobus guest house per una settimana o poco piu' e cibo, in cambio della mia compagnia (boh la gente ama donarmi e io vado avanti) ho viaggiato in India per migliaia di km dal Karnataka al Rajastan e poi Varanasi, in autostop con i mitici camionisti, sono entrato in Nepal spendendo 25 Euro di visto e ora ho 149 Euro. Se la matematica non e' opinione qualcosa non torna, ve lo faccio tornare, la gente mi conosce mi parla e poi mi regala soldi, e molte volte rifiuto per pudore.


Insomma guadagno viaggiando e non facio colletta o chiedo soldi, credo che questo esperimento inizi a portare frutti, in tutti i sensi: Dio C'e' ne ho le prove, come dal film di Pieraccioni.


Per ora mi fermo qui non piu' tempo ma poi vi raccontero' i particolari, ma mi sa che mi ci vuole una settimana, per scrivere tutto, che dico tutto una parte sola, la piu' provvidente e magica e dire che dormo in strada non mi compro nulla e cammino da paura, e per questo, qualcosa lassu', trovate voi il nome (culo spietato, va anche bene se non vi piace la teologia) Qualcuno mi dispensa mi aiuta mi dona e mi premia come un buon figliolo riceve da 2 buoni genitori, che sono uno in lui.

 

Se non hai bisogno cio' di cui hai bisogno arriva...muoviti non ti abbattere e i sogni desideri prima o poi realizzerai!!!

Per la parte critica filosofica a poi... sto scoprendo molte interessanti cosette, e non in teoriama in vita on the road!!!

 

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Kolkata
(Calcutta India)
15/05/2005

Che dire...!!! Siamo al secondo biglietto donato. Finalmente ho finito i soldi, arrivato qui dal Nepal al solito in autostop, mi erano rimasti 10 euro, ho tirato moneta e ho chiesto: li dono? si. Cosi' finalente dopo 20 mesi di pellegrinaggio e mendicanza ma con soldi in tasca adesso sono davvero e ancor di piu' in mano alla provvidenza e all'amore. Comunque, ora in tasca ho 1200 rupie indiane (circa 22 euro), donati da Tommaso, ragazzo romano conosciuto qui in Calcutta, si dovrebbe dire Kolkata, ma per capirsi. Sono giusti i soldi per pagare il visto Indonesiano, dicevamo appunto che rivolo gratis, domani (16/05/05) prendo l'aereo per Bangkok e da la' m'inccaminero' per il sud, forse. Visto che l'altro giorno rispondendo ad una amica ho scritto cosa mi e' accaduto e come e' arrivato il secondo biglietto gratis allego qui la mail, un bel copia incolla.

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Calcutta India 10/05/05

Ciao Cri, bella cara e dolce, sono qui senza una lira
nel vero senso della parola, in attesa di volare a
bangkok.

Dirai ma come fai a volare a bangkok gratis visto che
non hai un soldo?

Allora ti spiego, stavo scendendo piano piano in
autostop dal nepal a calcutta, pensando di venire qui
per raggiungere la thailandia in qualche modo (se non
mi muovo la thailandia da me non viene, oddio se fossi
Maometto forse) via nave, via terra dalla birmania o
via miracolo, che in questo viaggio non mancano mai.

Sono per strada camminando, dico autostop ma e'
cammino nel senso che io cammino e quando qualcuno mi
raccoglie uso il mezzo se no piedi.

Appunto sono per strada in una cittadina guardo e vedo
che c'e' un internet point chiedo se posso usarlo
gratis mi dicono di si, leggo la posta e guarda cosa
trovo:


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Ciao Giuseppe...ti faccio le mie sincere scuse...tutto
questo tempo senza farmi sentire e soprattutto senza
farti avere notizie sul progetto che avevo in mente.
Bene, siccome ho intenzione di aiutarti ...voglio
iniziare a dare il mio contributo.
Voglio mandarti dei soldi...dimmi come posso fare, se
hai un postepay o una carta di credito oppure pensavo
anche tramite corriere , cioè del tipo che ne so, ti
trovi a Calcutta o altra località e posso quindi
inviarti il denaro ad un agenzia tipo DHL o Fedex e tu
lo ritiri...vedi tu....fammi sapere.
Io ho anche un'altra notizia...sto per diventare
padre..sappiamo già che è una bambina e la chiameremo
Valeria.
Il negozio va benino...l'umore alti e bassi ma tutto
bene nel complesso.
Caro Giuseppe sei nei nostri cuori...
Vai avanti così...stacci bene...speriamo di vederci
presto
Un abbraccio

Paolo
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Allora Paolo e' un ragazzo di Viareggio che ha un
internet point nella galleria d'azeglio, se vuoi puoi
andare a trovarlo e' un caro ragazzo, che ho
conosciuto quest'estate mentre ero in italia vagabondo
dopo aver usato internet da lui.

Gli ho parlato dell'avventura e del sito, l'ha letto
ed e' diventato mio "fan".

Ci siamo sentiti e mi scrisse quando ero a Dubai che
aveva una sorpresa per me ma che non poteva dirmi cosa
di preciso.

Ora erano mesi che non mi scriveva e io pure a lui
(come fra te e me), non sapeva dov'ero e dove stessi
andando le ultime mie notizie le aveva ricevute da
Varanasi.

Per cui non sapeva che andavo a Calcutta ma lo ha
scritto e io qui stavo venendo, ulteriore segno no?

Io ho risposto a lui che non voglio soldi, sono a
dieta ih ih ih, ma visto che via terra non si puo' (o
almeno per i miei limiti solo illegalemte e'
fattibile) sarei felice se possibile ricevere in dono
il biglietto aereo calcutta bangkok 140 euro.

Mi ha risposto no problem dimmi cosa devo fare e lo
faro', io mi sono fatto il culo e ho trovato il modo
per fare un pagamento internazionale (bonifico)
dall'italia all'agenzia di viaggi di qui, per cui
appena arrivano i soldi mi danno il biglietto e volo
in thailandia, non smettero' mai di credere che tutto
e' possibile basta muoversi nella direzione
dell'obbiettivo.

Altro miracolo.... mo ti spiego, arrivato qui in
calcutta avevo in tasca gli ultimi 10 euro, li ho
donati seguendo moneta, ho chiesto aiuto per dormire e
l'ho trovato in una chiesa, non subito ho dovuto
bussare varie volte e mi sono visto anche chiudere la
porta in faccia, 10 euro equivalgono a 550 rupie, sai
ora senza chiedere e senza mendicare quanto ho in
tasca? 1200 rupie circa 22 euro, (ho dato 10 mi e'
arrivato 20) e poi non dovrei capire/credere/conoscere
che c'e' qualcosa nell'aria che si chiama amore e
provvidenza?

Sono i soldi che tengo per il visto indonesiano (25
dollari usa) per thailandia e malesia il visto e'
gratis (grazie a Dio), il mangiare lo mendico o mi
viene offerto il letto l'ho in chiesa internet free no
stop, i padroni (internet point) mi vogliono bene
capiscono cosa sto facendo e mi vogliono aiutare, il
mondo e' pieno di amore di brava gente e di
solidarieta' e onore a chi digiuna di soldi come me,
visto che tutti li seguono vendondosi l'anima per
qualche foglio colorato, cio' mendicato il resto di
cui ho bisogno e' gratis: amicizia amore serenita'
liberta' gioia armonia, poi qua ci sono tanti italiani
ieri ero a cena con Francesca (calabrese) e Lucia
(piemontese), mi hanno invitato 2 euro e abbiamo
mangiato tanto tutti e 3, poi spagnoli australia
olanda francia america giappone corea etc etc.

Cara amica Cri, qui tutto bene (come non potrebbe),
poi calcutta con i bimbi di strada tanto belli quanto
sporchi i mendicanti felici noi "turisti" amici caldo
da morire e' una citta pazza e stupenda con molta
energia e tanta liberta' alla sera sui marciapiedi ci
sarrano migliaia (in tutta calcutta) di persone che
dormono bimbi madri nonne padri ragazzi uomini
tutto....li vedi stendono i veli o cartone e giu' si
dorme, coperte non servono, ci sono di quelle bellezze
in strada che dovresti vedere....luce pura.

Beati i poveri perche' loro sara' il regno dei cieli.

Io povero mi sono fatto e ora so che sono ricco.

Ciao Cri a presto Giuseppe
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Allora visto che i soldi sono finiti facciamo i conti del viaggio, e partiamo alla grande nel nuovo squattrinato viaggio:

1.330 euro soldi iniziali dal 10/09/03 al ../07/04 (non ricordo la data precisa forse 14 o giu' di li') e con questi soldi ho fatto il cosi' detto primo viaggio (training trip), Italia / Slovenia / Croazia / Serbia / Bulgaria / Grecia / Israele / Grecia / Turchia / Siria / Giordania / Egitto / Cipro / Turchia / Bulgaria / Serbia / Croazia / Slovenia / Italia, dalla cifra di 1.330 bisogna togliere 350, che sono i soldi pagati alla compagnia marittima, dopo aver fatto la bravata di andare in Israele senza biglietto (che dopo ho pagato appunto andata e ritorno) a bordo e nascosoto su un traghetto. Vedi racconto sopra.

Per cui fa 980. A Luglio 04 alla festa di Certaldo ho "incontrato", le scrissi un sms anonimo dicendole, SE A CERTALDO ANDRAI UNA SORPRESA TROVERAI, mia sorella, Monia, la quale mi ha donato 650 euro (chiedendo prima a moneta se potevo accettare), e il giorno che avevo finiti i 1.330 euro.
 

Con 272 euro (ho fatto lo sborone!!! ) dei 650 ho viaggiato, fra agosto e settembre 04, in Italia/ Grecia / Bulgaria / Grecia / Italia.

A Settembre il 16/09/04, sono partito da Brindisi via traghetto e poi autostop, con in tasca 378 euro, finiti completamente a Calcutta (India), a fine Aprile 05, 54 me li hanno fregati in un hotel in Nepal, (autodonazione) in cui ero ospite, per cui fa 324 che mi sono serviti per pagare i costosi visti (10 Turchia, 12/14 Georgia, 20 Armenia, 105 Iran, Free U.A.E., 12 Oman, 80/90 India in toto, 50 Nepal con estensione, se ricordo bene, l'ho scritto, ma ora non ho con me) 2 biglietti di traghetto (Italia Grecia 28 e Iran Dubai 35 = 63 euro totale) e 10 Euro avanzati dai cambi (in Turchia) e spesi un po' per internet e per un bagno turco da panico. Che significa: 73 euro Italia - India/Nepal eccetto visti (da Settembre '04 - ad Aprrile '05).

Con questi soldi (378 euro) ho compiuto questo tragitto Italia / Grecia / Turchia / Georgia / Armenia / Iran / Emirati Arabi Uniti (Dubai) / Sultanato D'Oman / India / Nepal / India.

Insomma con 1576 euro, (1.330+650-54-350 miei e sorella, e donazioni strada facendo escluse) sono in giro dal 10/09/03 in 16 diversi paesi, ormai vivo senza usare denaro, sono 6 mesi che non lo uso se non per visti o donazioni, dall'Italia a qui, non ho speso nulla se non per - appunto - donazioni, visti, 2 traghetti e 10 Euro avanzati dai cambi - per comprare foto e visto (in Turchia per la Georgia) - e spesi un po per internet e per un bagno turco da panico.

Mai comprato cibo letto trasporti terreni e aerei, insomma ho digiunato di comprare, e ora (visto che ho finito i fondi) si parte senza piu' risorse salvate, a tasche vuote (eccetto le 1200 rupie indiane, 25 dollari, donate da Tommaso, per il visto Indonesiano, inizialmente Thailandese, ma se esco dal racconto numerico stiamo qui una vita!!!) appunto si va verso sud est asiatico e Oceania. Inshallah.

Il viaggio ha preso il suo corso dolcemente, e piano piano mi sto ritrovando nella condizione di essere libero e fare cio' che desidero: viaggiare e conoscere, Fatti non foste (Ulisse/Dante) etc. etc. E questo e' gia' operare (lavorare), e da questo ricevo fabbisogno (difatti). Insomma cio' che voglio fare coincide con cio' che devo fare. Il destino come scelta.

Quello che e' accaduto e accade, non e' di certo un conto di partita doppia, riporto in questo modo, solo per mostrare (venalmente), la vacua credenza che il denaro sia indispensabile, che sia tutto commercio, e che la gratuita' sia velenosa, certo nel momento in cui lo e' (il denaro indispensabile) - cioe' che abbia da comprare - lo possego e lo uso, e non perche' lo pianifichi, solo fluttuando ricevo (provvidenza). Per cui cio' significa che non ho paura - non sono limitato - se non ne posseggo, e meglio ancora, moltissime volte e' molto piu' ebriante non averne, nomademente parlando.


In ogni modo il possesso ti possiede. Per questo vagabondo. E single ,. Amore senza possesso.
 
Soldi in tasca non ne ho ma lassu' mi e' rimasto Dio. Che non e' poco!!!

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Johor Bahru
Malesia
15/06/05

Avanti si va, e come se si va avanti, mi rendo conto che via terra se ci fosse una strada potrei andare anche sulla luna, piu' o meno difficile camminando e in autostop, si arriva ovunque, e' una questione statistica c'e' una marea di gente in giro, e tanta anche che ha voglia di conoscere aiutare ospitare viandanti incontrati per la via.

E cosi' e' ora, l'altra notte, sempre seguendo moneta, ma ormai si e' capito no?!
Stavo camminando per la via che da Melaka (Malesia) porta sulla costa orientale, un po' stanco e preoccupato: per dove passare la notte, cammino e penso, prima o poi qualcosa trovero', ero in un posto un po' isolato, faccio autostop tanto per fare, gia' di giorno qui e' difficile che caricano, figurati di notte.
 

Non faccio in tempo a mettere fuori il dito ...ok continuo poi, ora devo chiudere... ciao ciao...

Comunque fatto sta che ora ho un appartamento prestato... bella fortuna no?



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 Dili
Timor Leste
23/07/05

Be' dunque da dove cominciamo, talmente tante cose sono accadute! Ma cio' che mi preme di piu' raccontare anche per la coerenza col blog e' il fatto che mi sono dovuto far spedire da mia sorella 300 Euro dal conto a me intestato (i soldi di un rimborso assicurativo, 2.582 Euro, che avevo destinato alle donazioni, in parte gia' donati).

Sono in Indonesia come al solito senza una lira, viaggio in autostop in treno in autobus in nave e molto a piedi, per le isole di Sumatra Giava Bali e West timor, ho potuto viaggiare anche con mezzi a pagamento perche' angeli hanno pagato per me.


Arrivo a Kupang (West Timor) da Bali dopo tre notti e 4 giorni di nave, questa pagata dal Cielo, cioe' gratis, senza biglietto e sempre seguendo moneta mi sono azzardato a salire a tasche vuote e il Cielo cosa ha fatto, nessuno mi ha controllato.


Dicevamo Kupang, dove dovrebbero arrivare Yacht dall'Australia e per questo mi trovo la'. Problema principale mi scade il visto il 19/07/05, e gli Yacht arrivano dopo, cosa faccio? Consulto internet e vedo che
Timor Leste non richiede visto, per cui posso andare a Timor Leste (da dove scrivo ora) e da qui fare un nuovo visto per l'Indonesia.

Parto da Kupang a piedi, senza soldi, e autostop e dopo tre giorni arrivo nei pressi della frontiera. Chiedo a chi incontro se Timor Leste e' gratis o no, e tanti mi dicono che bisogna pagare $30, penso: ma saranno informati male, il sito dell'aci (Vedi link sopra) dice che il visto non e' richiesto e io mi fido del sito.


Passo la frontiera Indonesiana, cioe' mi mettono il timbro di uscita, che vuol dire che il mio visto indonesiano e' finito, e mi dirigo verso la frontiera di Timor Leste, fra le due c'e' un fiumiciattolo e la solita terra di nessuno, (la mia), arrivo al check passaporto e chiedo: devo pagare qualcosa? Risposta: si $30, bene, dico io, e ora che facciamo?


Parlo con le divise e dico, cari miei io $30 non ce li ho, il visto Indonesiano mi e' scaduto, (per cui non posso tornare indietro) e sono qui, che facciamo?


Cerco di farli ragionare e anche di farmi pagare il visto (in realta' non e' un visto ma una tassa) da qualcuno, niente da fare, arriva il solito ligio inserviente di turno (portoghese forse osservatore ONU) e mi dice, pellegrino o no se vuoi passare di qua: $30, mi sembra il film: Non ci resta che piangere, con Benigni e Troisi.

 

Io dico, ma cavoli non mettetemi nella m....a, fate una colletta e fatemi entrare, stavano per farla i timoresi, ma il portoghese ligio e squadrato, no, a noi non ci interessa di qui senza $30 non entri, io dico: ma di la' non posso tornare non ho il visto e neppure i soldi, che faccio un sit-in nella terra di nessuno?

Il portoghese fa: non scherzare se ti fermi nella terra di nessuno rischi grosso, e intanto uno con il mitra si avvcina al portoghese a dargli man forte, il portoghese chiama l'ufficiale timorese, che aveva iniziato a darmi un dollaro, e gli dice: non lo fare passare e mandalo via.


Mi accompagnano al di la' del fiume con un netto via di qua.


Ora che faccio anche per l'indonesia tengo lo stesso problema (no money) anzi uno in piu' sono uscito (timbro sul passaporto) oggi e andato dove? Rientro da dove? Che non ho altri timbri.


Mi siedo con i militari e aspetto magari passa uno e mi da sti cavoli di $30 per posare piede in una terra creata gratis e di anche liberio umano dominio, arriva un'australiano, con timidezza gli chiedo se puo' aiutarmi e pagare il visto per me, mi dice: in Italia puoi trovare lavoro e pagarti il visto da te', capito: oggi non e' giornata di donazioni.


Le cose intuisco iniziano a mettersi male, cerco di stare calmo ma l'ansia e la paura salgono. Vado all'ufficio immigrazione dell'Indonesia e gli spiego il problema, (no money), come al solito per la gran voglia di lavorare mi dicono: non ci interessa e' un problema tuo e di Timor, qui non puoi passare torna a Timor.


Caro mio buon uomo, dico io, allora non vuoi capire, la stessa cosa me l'hanno detta i tuoi colleghi timoresi e di la' non posso andare, punto e basta, di qua nemmeno, che facciamo, mi date moglie e vivo qui? Ridono e uno va a sentire dai timoresi come e' la storia.


Torna con una faccia seria e indispettita, un altro doganiere sgarbatamente mi dice adesso vedrai cosa succede, poveraccio vagabondo sai che devi rispettare le leggi del mio paese e avere soldi? Io calmo non rispondo, ma l'angoscia e' gia' al collo, anche loro sono un po' nella melma perche' non sanno come fare, sono semplici inservienti e oltre mettere timbri se ne fregano e non conoscono.


Mi confiscano il passaporto, mi danno una lettera come ricevuta, e mi dicono: domani presentati alle ore 8.00 all'ufficcio immigrazione, ad Atambua, (circa 40 km) e si vedra' il dafarsi, ma sicuro ti rimandiamo in Italia, io dico: ma ora sto con voi, badate a me, sono senza passaporto e se mi fermano altre autorita' cosa gli dico?


Mi dicono: (sempre sgarbatamente, ormai e' appurato che sono antipatico loro, ho creato un "problema") cavoli tuoi a noi non interessa cercati un posto per dormire, per noi puoi dormire anche in terra qui fuori, affari tuoi, e domani vedrai che bel casino che viene fuori, te ne torni al tuo paese e la' vai a fare il senzatetto e senzapoggiatesta; ovviamente non mi hanno detto queste 2 parole, ma sono io ad usarle, interpretando il loro significato di homless e poor.


Io non sclero e non ho una crisi per la gran forza e fede che ormai posseggo, e poi dico se cosi' deve essere: Amen. Io la coscienza l'ho pulita, se le divise non capiscono il valore del pellegrinare e della poverta' ricercata e voluta, affari loro io dalla mia so cosa ho.


Da qui inizia un percorso di provvidenza fenomenale.


Diciamo pure, che sono sconvolto turbato impaurito e per giunta non sono piu' libero, senza passaporto, dove vado? E poi domani all'ufficio immigrazione come mi tratteranno cosa decideranno per me. Arriva un minibus che va in citta', Atambua, e tirando moneta decido di salire e andare subito all'ufficio immigrazione anche se chiuso. Non posso stare sulle spine tutta una notte.


Nel viaggio penso a mille stupide e masochistiche "soluzioni": a darmi alla macchia, a fare il clandestino, a scappare, ma poi una voce da dentro, gentile soave e delicata, dice: vedrai che va tutto a posto e' un ulteriore prova stai calmo non cedere troverai una via d'uscita sei solo senza soldi non sei un criminale non hai fatto nulla di male, avrai difronte a te persone che capiranno e ti aiuteranno.


Speriamo! Dico io, ed intanto e' inutile soffire e preoccuparsi.


Se non c'e' soluzione perche' preoccuparsi?

Se c'e' soluzione perche' preoccuparsi? (Confucio)

E allora inizio a comunicare con i compagni di viaggio e cerco di sorridere e stare calmo, e innanzitutto di fregarmene del tutto, come se nulla fosse accaduto.


Arrivo in citta' e mi faccio portare all'ufficio immigrazione che ovviamente e' chiuso, esco vado alla prima casa e chiedo aiuto: un letto. Arriva un ragazo che parla inglese e gli mostro la lettera e cerco di spiegarli la situazione, mi dice: seguimi, andiamo a casa di un indonesiano sposato con una donna australiana avvocato e simpatico, gli spiego la situazione e mi dice: devi farti mandare i soldi dai tuoi, se puoi, e vedrai che non c'e' problema, comunque il tipo alla frontiera non ha applicato la norma, in questi casi dopo averti rititrato il passaporto doveva provvedere a te, ora tu sei qui allo sbando senza passaporto e senza soldi con la notte che arriva, non si tratta cosi' uno straniero nei guai.


E ancora: guarda ora chiamo la polizia e gli spiego tutto. Mi fa anche telefonare a casa spiego a mia sorella il problema e mi metto daccordo per farmi spedire i soldi con Wester Union, ma prima devo accertarmi se in citta' c'e' una filiale.


E si! Devo fare la cosa che non avrei mai voluto fare: chiedere di spedirmi soldi, se pur "miei" mi ero promesso che non avrei toccato quei soldi. Una volta lessi, nella paura e nel non volere fare esperienza di certi accadimenti si attirano gli stessi e alla fine si fa esperienza di cio' che si vuole evitare, Karma. Mi sa che e' cosi'.


Arriva la polizia, il tipo avvocato e a cui sto simpatico, spiega la situazione alla polizia e dice che mi devono tenere con loro fino a che domani mattina non apre l'ufficio. Mi portano al commisariato/caserma, e devo farmi valere, perche' chi ha parlato con l'avvocato sa come stanno le cose, e cioe' che sono li' per aiuto non perche' criminale e fermato, ma ogni nuovo poliziotto che arriva mi tratta malamente e da criminale, allora in inglese, dopo che uno mi ha veramente scocciato, mi alzo guardo negli occhi e dico serio e deciso: io sono qui come onesto italiano, non ho fatto nulla, il mio unico errore e' stato presentarmi alla frontiera senza soldi pensando che non si pagasse, e poi voi qui siete tutti cattolici, io sto compiendo un cammino simile a quello di Gesu', a lui m'ispiro e' Lui che porto con me e rileggete il vangelo se volete capire chi sono e perche' sono povero per scelta.


Faccio la mia solita conferenza evangelica e vedo che iniziano a guardarmi ed approcciarsi in modo differente, ma un ragazzo poliziotto ubriaco (andiam bene) quello che mi aveva gia' scocciato , continua a voler fare il carnefice, mi fa domande su domande in modo inquisitorio e per fare il bullo, ehi amico, gli dico, e' ora di andare a letto e io poi con te non parlo piu'.


Dove dormi tu? Mi fa, ah non lo so, sono qui per questo, e ho anche fame, rispondo io. Un altro ragazzo poliziotto sempre in borghese, amico del bullo, mi dice: vieni con me ti offro da mangiare e stanotte dormi da me, non ti innervosire il mio amico scherza perche' ha bevuto un po'. E' per questo che so che era un po' alticcio.


Dedy e' il nome del poliziotto che mi porta a mangiare, ha 25 anni ed e' findanzato con una poliziotta, vive in una camera in affitto tapezzata di italianita': Valentino rossi, Juventus Del Piero altri calciatori e poi (al di fuori dell'Italia) 2 poster di Che Guevara. E' un buon ragazzo e diventiamo amici, lui si fida di me e io di lui. Mi dice parli di Gesu' ma lo sembri pure, con quei capelli e quella barba.


Non ti preoccupare, se ti fai spedire i soldi da tua sorella, all'ufficcio immigrazione sono tutti miei amici, una volta che hai i soldi, finito problema e vai a Timor Leste. Sto da Dedy per 2 notti in attessa di ritirare i soldi alla Wester Union e praticamente ho un guardia del corpo, con tanto di pistola, mi sembra Miami Vice. Dedy fa parte della polizia in borghese, e la pistola ce l'ha davvero, mi dice sono intelligence, beh in un paese come quello non so bene cosa serva, ma in ogni modo siamo vicini a Timor e forse qualcosa da invenstigare infiltrandosi c'e'.


Il 14/07/05 di mattina vado all'agenzia della Western Union e ritiro 3.442.500 Rupie Indonesiane, cioe' i 300 Euro che mia sorella ha mandato. Con moneta consigliera "decido" di fare un regalo al buon amico Dedy e gli dono 300.000 Rupie, somma venuta fuori dall'uso della monetina, spendo 9.000 rupie per internet e i benedetti $30 per il "visto" timorese non altro ho speso di quei soldi.


3.442.500- Somma iniziale ricevuta
300.000- Regalo Dedy
9.000- Spesi per internet
547.500= Cambiati in dollari americani (547.250 / 9.950 = $55) e 2 caramelle - $30 per il visto Timorese = $25 rimasti, le caramelle me le sono mangiate.
---------
2.586.000

E difatti i conti tornano, oggi ho $25 + 2.586.000 Rupie Indonesiane = 250 Euro circa in totale.


Ma torniamo al racconto discorsivo e bando ai numeri e ai soldi.


Al pomeriggio del 14/07/05 ripasso la frontiera Indonesiana, presente lo stesso tipo che mi aveva ritirato il passaporto e pure le guardie Timoresi, che meravigliate mi chiedono come abbia risolto il problema, e ai quali dico che sono povero per scelta e che se voglio potrei avere denaro con me, come ora ho.


Mi dicono: ma ora vuoi andare a piedi a Dili? Sai che e' lontano? Lo so, ma so anche che l'Italia e' piu' lontana e da la' provengo in questo stile di viaggio.


La gente capisce poco quando spiego che io vado a piedi, in realta' e' autostop camminando, io cammino come se dovessi andare dove sono diretto a piedi, poi per strada prima o poi, per forza di causa maggiore qualcosa trovo, e' inevitabile, e cosi' faccio, parto a piedi dalla frontiera e dopo nemmeno uno o due Km sono gia' (come volevasi dimostrare) in un bel scassato furgone con 3 bei bimbi e i genitori che tornano a casa a Dili, capitale di Timor Leste da dove scrivo.

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Calen QLD
Australia
17/09/05


Ricordo quando ero in Turchia che dicevo alla gente che sarei voluto arrivare piano piano e con pochi soldi in Australia, ebbene ce l'ho fatta, ah dimenticavo per precisione, i soldi di cui sopra i $25 e 2.586.000 Rupie Indonesiane li ho donati in Timor Leste, e cosi' a tasche pulite sono volato (terzo biglietto donato, ma stavolta facile me lo ha donato mia sorella e anche il visto (australiano) gia' che c'era) a Darwin l'11/08/05.

Arrivato a Darwin all'aeroporto visto che non ho nessun biglietto di ritorno il custom mi ha fatto domande su domande e io semplicemente ho risposto che usualmente viaggio senza denaro e che sto cercando di compiere il giro del mondo, il mio passaporto prova che sono in giro da 2 anni indipendentemente e che al termine del visto usciro' dall'Australia per la Nuova Zelanda.

La tipa del custom mi fa: faccio la copia del tuo passaporto mi raccomando al termine del visto lascia l'australia, io: certo non sono qui per viverci ma solo di passaggio, pero' sappia che ora esco e mi metto in cammino e in autostop, cio' a noi non riguarda, mi fa, vai e fai attenzione.

E cosi' senza soldi come al solito mi sono fatto i miei bei 3.000 km (e visto dove sono anche piu') in autostop e cammino da Darwin a Cairns in 8 giorni, a Cairns ho trovato Leo's Budget Accomodation che mi ha ospitato per 5 giorni in cambio di semplici lavoretti, poi ..... e poi .... e poi.... ora vado quando avro' tempo scrivero' ancora...

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Hamilton
Nuova Zelanda
05/11/05

Sono qui perche' ho chiesto a moneta se aggiorno il blog, e mi ha detto: SI, ma in verita' non so che dire.

E che vi dico, va be' intanto ringrazio e saluto gli amici dei commenti che mi commuovono, e non per dire, Silvia Michele Max il diciasettene incontrato a Dili Timor Leste (non ricordo il nome) Filippo Claudio Paolo (che non conosco di persona mio malgrado, forse!) e Gianluca.

Tutti conosciuti in questo viaggio, a parte Claudio vicino di "casa". In questo momento mi trovo a casa di 2 sposini 70enni conosciuti in autostop in Australia, i quali mi hanno dato il loro indirizzo di qui, e cosi' dopo alcuni mesi si sono visti piombare a casa loro sto popo di vagabondo.

Ora sto usando il loro computer e stasera dormo qui.

Dire che sono proprio delle brave persone e' poco, oggi loro sono usciti e mi hanno lasciato in casa da me.

In Australia ci eravamo incontrati ben 2 volte per questo mi diedero l'indirizzo, insomma l'Australia non e' il posto dove e' facile incontrarsi 2 times in strada per caso a migliaia di km di distanza. Io sempre camminando e e loro in camper, questo il modo che ci siamo incontrati doppiamente.

Pensare che hanno fatto anche un pensiero carino, a Mareeba QLD Australia, la seconda volta che mi hanno caricato, abbiamo fatto foto e loro le hanno spedite a mia madre con tanto di lettera, da mamma a mamma, e poi mi hanno detto: se vieni in New Zealand questo e' il nostro indirizzo vienici a trovare, e cosi' oggi fra cammino e autostop ho trovato casa loro, ho bussato e abbracci cibo doccia lavatrice internet letto e sorrisi, sono arrivati dopo una notte in strada da solo, quella di ieri ad Auckland.

Adesso cosa faro' non lo so, domani credo m'incamminero', soldi come al solito non ne ho (per scelta) no che dico, 5 dollari li ho. Ma vi chiederete come abbia fatto a raggiungere questo paese se in Australia ero senza soldi? Un giorno ve lo diro'.

Ovviamente sono qui legalmente. Che poi se qualche divisa legge qui (visto che si sta un po' allargando qua la storia) e gli viene il dubbio va a finire che me la becco per strada a rompere le uova nel paniere.

Tutto legale ok! Capito! Siamo d'accordo!

Oddio per certi posti solo non possedere denaro e' illegale. E allora i francescani i Sadhu i pellegrini i "vagabondi poeti e filosofi/artisti" i "Siddharta" etc. etc. cosa facciamo li mettiamo tutti in prigione, non so io!!! Fai te!

Certo le leggi le comprendo, e per fortuna loro comprendono me. Perche' alla fine avanti vado, anche se tante divise vorrebbero che avessi soldi, un po' come mia mamma. Anche lei lo vorrebbe!!!

Ma destino vuole che sia un animale al contrario, sono felice senza soldi!

Ma il contrario del contraio a cosa fa uguale?

Perche' sapere che se uso un pezzo di carta che non vale niente (qualche centesimo, inchiostro carta o plastica manodopera distribuzione etc.) la carta/plastica moneta e invece me lo fanno pagare quello che c'e' scritto su, mi sembra il contrario dell'essere un "animale social/politico/economico sano".

Vedi per questo www.signoraggio.com e questo articolo di La Repubblica
In ogni modo ora vado a letto: quello vero.... buona notte ciao a tutti.

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Ancora Poesie...


Tehran Iran
Chiesa Cattolico Armena
30/10/04

Membra pellegrine
in terre lontane
genti straniere
di costumi diversi
 
o terra si varia
vo scoprendoti
di omogenea forma

toccando con mano

in geste nomadi

fratellanza umana

di singolar genesi

e abbattendo cosi'

frontiere muri e cancelli

mi faccio uomo dell'unico stato: TERRA.


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Tehran
Iran
Chiesa Cattolico Armena
01/11/04


Madre che nel sospir ti sento
odo cuor tuo addolorato
per mia provvida assenza
non temer nulla per me

Lontano fra noi

si interpone buon spirito

figlio tuo discepolo in luce

parti' vagando
quel di' di settembre

angeli lo accolsero'

lo accudirono e lo nutrirono

dormi tranquilla


e che sempre tu sappia

qual via sto seguendo

e che sempre io possa

onorarti in sequela di Lui.

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Strada per Agra
India
08/02/05

 
Nell'anima mia
dal cuor con te in palpiti
pensiero creante
ed emozioni ventrali

L'amor del viaggio

di stelle cieli e terre
mi par nulla
se accanto te non ho

T'incontrai un giorno

e da quel giorno
tutto cambio'!
 
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Le parole che qui ti giungono
da penna di figlio errante provengono
 
un viaggio d'amore
avviai quel di'
di mosti fermenti
 
e tra noi fermento
d'attriti incompresi
 
di paure visioni e perdite.

Mi raggiungesti nell'Ercole greco

mi abbracciasti e parlammo.

Padre io compio il mio cammino

e cosi' come dal cielo
ricevo cura e sostegno
 
mando in queste righe
la forza di un Uomo in cammino
 
e vittoria mia anche tua sara'!

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Lumbini
Nepal
Monastero Buddista
22/02/05


Memorie di me
di una vita in cammino

respiro affanoso pensando ad ieri

quanti colori quanto sapore
 
mentre tutto scorre

indicibili sensazioni

muovendo il pensiero
nelle stanze dell'ieri
 
oh tempo che di porta in porta
incessantemente mi avanzi
ti sorrido e ti accolgo
e anche se sol pensando
e anche se un po' amaramente
rivivo oggi
da cenere sparsa
falo' che fu.

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Lumbini
Nepal
Monastero Buddista
23/02/05
 
Reminescenze fiorenti da olfatto
che natura d'etere in fiore
mi solletica e pizzica
euforia ebbrezza estasi

indicibile stato di unita'

che del tempo di ieri
ancor oggi vivo pienamente
talmente piacere
di cosi' umile sentire
che meravigliato so pur che sei.

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Singapore
Little India
14/06/05


Il cammino continua
di sudore in fatica
ma di accoglienza sempre pronta
a cibarmi e allogiarmi

delle scritte sacre

oggi prova posseggo
di provvidenza di angeli e d'amore

affidando a Lui destino mio

in me mi sono ritrovato
e forza mia d'uomo compiuta.

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Te Puke
New Zealand
Casa Heather
21/11/05

Per la valle della gelosia
mi addentrai
penando io stesso
il dolor dei rovi

e spine trafitte al cuore

produssero lacrime da debole fede

l'amor fra noi

scavalchera' il colle

e nell'umano patire

e nelle lacrime nostre
vedo ora mano sacra

che accoglie noi

per apprendere a creare
comune convivenza
fra alte cime.


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Te Puke 
New Zealand
Casa Heather

02/12/05

Stavo rilleggendo delle lettere che ho spedito alcuni mesi fa e cosi' ho pensato di pubblicarne una che puo' andar bene anche per il blog, e' una lettera che ho spedito a mia sorella a maggio del 2005 da Hat Yai Thailandia dopo aver preso delle sonate botte in un furto notturno.

Cosa mi hanno rubato? La collana d'oro che portavo al collo, regalo dei 18 anni di mia nonna.


Come si puo' immaginare una delle piu' forti esperienze di questo viaggio assieme al deserto del Sinai, alla stiva e all'outback australiano. In ogni modo anche le ultime da qui non sono male.


Sull'aereo da Sydney ad Auckland, vicino al mio posto (random come moneta) sedeva Daniela ragazza cilena che vive in Nuova Zelanda con amici. Parlo con Daniela e prima di scendere dall'aereo Daniela mi dice:"guarda questo e' il mio indirizzo mail e questo il numero di telefono di casa dove abito, se vuoi puoi venirci a trovare, siamo gia' in 10 ma un posto te lo troviamo."


Cosi' dopo aver visitato gli sposini di cui sopra, ho scritto una mail a Daniela e le ho detto:"Dani io da te vengo volentieri ma devi sapere che non ho una lira, se vuoi mandami l'indirizzo e faccio un passo"


Cosi' dopo che ho ricevuto l'indirizzo mi sono incamminato da Hamilton a Tauranga (Mt Maunganui). Per farla corta, a Mt Maunganui ho trovato lavoro in un circo (anzi il lavoro ha trovato me), stavamo camminando per il centro io Ale Dani Jacob e Jhon, dopo aver trekkato il monte, e un tipo ci ferma e ci chiede se vogliamo dare una mano al circo. E perche' no dico io, cosi' io Ale (Argentino) Jhon (Svedese) Jacob (Svedese), siamo diventati manovali del circo in 3 giorni abbiamo montato la tensostruttura, e durante gli show aiutavo a smontare la gabbia dei leoni.


Il circo se n'e' andato, mi hanno chiesto se voglio seguirli, ma ho preferito tenere gli amici (no moneta), se fossi andato via col circo avrei perso la compagnia di tutti gli amici della
casa cilena, (se clicchi ci sono alcune foto) una specie di comune alla buona. I soldi del circo li ho donati alla casa , per poter stare un po' piu' a lungo e non pesare sui i miei compagni.

Adesso mi trovo a casa di Heather, a 40 km dalla casa cilena. Ma direte chi e' Heather, la Parisi? No non e' lei, anche se questa danza. Heather e' la mamma di Jack e Sam e la moglie di Greg, ora sono alla loro scrivania in casa loro e stanotte la passero' qui e domani mattina aiuto a fare la recinzione per le mucche.


Heather l'ho conosciuta tramite Edward, maori che mi ha caricato mentre facevo autostop il giorno in cui tornavo alla casa cilena dopo essermi fatto un giro meditativo, diciamo cosi'.... ah l'amore... ah la gelosia... ah le donne!!!


Edward e' padrone di molta terra dove Heather abita e fa la "cowgirl", si Edward affita i campi che ha a ditte che posseggono mandrie, e ovviamente Edy e Heather devono tenerle d'occhio, che significa muoverle (le mucche) con i quad (qulle motorette a 4 ruote, i cavalli odierni, che oggi ho giudato e.......... minchia che ridere!!!) e Heather aiuta Edward, e anch'io mi diverto a fare il "cowboy".


E' 3 settimane che il mio zaino e' qui da Heather, mi muovo solo con il sacco a pelo dentrificio spazzolino e passaporto (ovviamente vestito ih ih ih), salto un po' qua e un po' alla casa cilena dipende dal feeling e da moneta, per muovermi uso i piedi come al solito e il pollice della mano (autostop). Ma ora eccovi la lettera delle botte prese a Koh Panghan (Thailandia) l'isola famosa per il full moon party. Secondo me le menate le ho prese per bilanciare il piatto della bilancia.

 


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Hat Yai Thailandia 05/06/05

Allora, qui siamo ad un bivio fortemente importante,
ma prima vado per ordine.

Mi trovavo nell'isola di Koh Panghan, Thailandia
felice e sereno, una notte, forse quella dopo la
telefonata fra te e me dove mi dicevi del nonno,
ubriaco e stanco stavo dormendo sulla spiaggia vicino
ai locali che fanno musica.

Ad un certo punto mi sento toccare le tasche mi
sveglio e mi muovo, dopo mi tirano un secchio d'acqua
ma io niente, dopo ancora un'altro, allora mi alzo
barcollando e inseguo (errore) chi difronte a me
scappa, entro in un atrio e giu' piombano mazzate da
ogni parte, e per fortuna ero sbronzo, io non reagisco
cerco solo di ripare i colpi e anche di capire visto
che fondamentalmente non sto capendo un cavolo,
insomma dopo varie mazzate e senza cascare in terra,
vedo sfuocatamente un ragazzo che impugna un rastrello
davanti a me, lo guardo mezzo accasciato e
indietreggio lui mi guarda e scappa.

Io senza ancora rendermi conto del tutto dell'accaduto
(delle ferite) penso solo a ridormire e mi rimetto
nella stessa posizione in cui ero prima
dell'aggressione. Loro sono scappati, liberta'
limitata, io sono libero di stare nella mia "tana", e
ci sto.

All'alba mi sveglio dolorante e sanguinante (ormai
solo croste lo capisco perche' vedo lo sporco sulla
maglietta) al capo e con un occhio che non si apre, mi
alzo mi sciacquo l'occhio e m'incammino per il
bungalow del turco amico mio, dove ho parcheggiato
gratis lo zaino, mi tocco il collo e vedo che la
collana d'oro non c'e' piu'.

Ohhhhh ho capito perche', infatti non capivo il
perche' dell'aggressione, a fine di furto ohhh almeno
non sono colpevole di stare sulle balle a qualcuno, e
poi dormivo che male avro' mai fatto?

Insomma sto un giorno dolorante a riposo e con un
umore che rassenta l'abisso ma so che non devo cedere
mentalmente, sarebbe anche peggio, lotto nel chiarire
in me gli effetti lucenti di tale evento, nel capire
il risultato positivo di operazione negativa, alla
sera del giorno dopo ritorno pur impacciato, sai
quando prendi le botte, ora l'ho capito in fondo non
l'ho mai prese, ti si abbassa la forza e il coraggio e
l'ombra attraverso la paura cerca di ripossederti, mi
faccio forza e dolorante e scalzo ritorno sul posto
dell'accaduto con tanto di testa alta, o almeno ci
provo so che lo devo fare, devo tornare lucido e
libero (cioe' integro ed eretto) nel luogo della
paura, che poi non e' stata paura nel momento ma dopo
e a mente lucida.

Torno e tutto bene ma sono stanco debole dolorante un
po' triste e non so cosa fare.

Torno al bungalow sull'amaca e passo un'altra notte
con pensieri e pensieri, so che andare in giro con un
occhio nero non e' il massimo, ma devo andare e
ripartire.

Tiro moneta e capisco che devo farlo, abbandono alcune
cose dello zaino, i maglioni e il giacchettino caro
del nonno, la collana se n'e' andata da sola, e come
nuovo e dolorante dal parto del mio nuovo essere
m'incammino scalzo per la Malesia.

Ah sono su un'isola e non ho i soldi del traghetto, ma
se non mi muovo i soldi da me non vengono, alla sera
alle 22.00 prendo il traghetto dopo aver chiesto umile
aiuto a persone alla biglietteria, un tipo italiano mi
regala 20 euro.

Arrivo la mattina nel continente felice di essermi
lasciato alle spalle le energie della paura e delle
botte.

E come sempre entusiasta dell'ignoto difronte a me.

Cammino e cammino, scalzo, chiedo cibo e trovo un paio
di ciabatte che se non le trovavo era meglio, mi hanno
sagagnato tutti i piedi con tanto di sangue e
vesciche.

La faccio corta un giorno di cammino al caldo
dolorante con l'occhio nero e la cognizione che la
gente mi vede come un poco di buono e forse
pericoloso, puzzo di rissa, ma che posso fare, chiamo
la mamma?

Alla sera con un autostop difficile e un tale che mi
vuole portare dalla polizia, per aiutarmi, ma io dico
passaport no problem walking good, passa un triciclo a
motore si ferma senza che io faccia nessun gesto, ero
in un posto isolato e vicino al tramonto, Provvidenza,
io dico che vado alla prossima citta' lui mi dice
sali, c'e' una donna con un bambino, lascia la strada
principale e si mette in una secondaria, io
tranquillo, quando ci sono i bambini vicino non temo,
mi affido e mi abbandono nelle mani del salvatore.

Mi porta in un villaggio sperduto di capanne e
contadini, mi offrono cibo mi fanno fare il bagno
nella pozza e la matriarca mi offre moglie.

Si parla tutto a gesti inglese 0, la notte e' fonda e
io mi sento bene ma in un certo modo quasi in mano
loro, ma dico posso sempre camminare anche se non so
la strada.

La notte la passo in una capanna con un vecchio
fumatore di erba, Chars, dormiamo sotto la stessa
zanzariera, e la mattina appena svegli altra fumata,
caffe' dai vicini, interviste gestuali, mostro i soldi
che ho il passaporto e dico io no money viaggiatore e
camminatore lungo tempo.

Mi sento teso e vedo che tergiversano nel portarmi
sulla statale, sono un tipo interessante e non e' la
prima volta che la gente vuole che stia, ma io ho il
mio procedere e in primis il mio libero arbitrio,
cosi' chiedo a moneta m'incammino? Si, prendo zaino
saluto e parto, mi vengono dietro i bimbi e mi dicono:
no dove vai non e' quella la strada, io chiedo a
moneta e seguo la guida del caso.

Passa uno scooter mi carica e gli dico la citta' dove
voglio andare mi dice: lontana io non vado, ma salgo
con lui, mi porta in un incrocio con l'alimentari e il
benzinaio, dico la citta' e come da programma o
appuntamento passa una donna che mi dice vieni io vado
dove vai tu (Hua Sai).

Partiamo con lo scooter e arrivo sulla statale, e'
mattina e sono sereno di sapere dove sono, cammino e
non c'e' Cristo sento quando mi avvicino alle persone
ostilita', data dalla loro paura nei miei confronti
forse, barba lunga capelli lunghi aspetto trasandato e
occhio nero.

E cio' mi spacca in quattro mi sento solo e sperduto
ma che faccio, cammino e avanti march, mi faccio
letteralmente un culo da podista e sotto il sole, ma
avanti, solo avanti trovero' riposo e calore, lo so,
mi spetta, Dio mi aiutera' come sempre, sono solo
prove queste, non esite nulla e' la mia mente debole
(dopo le botte) e impaurita che crea tutto questo,
devo controllare la mente e controllero' la realta',
fiducia impegno e coraggio.

Arrivo con bus che si ferma e mi raccoglie gratis a
Songhakla, cerco cibo, lo faccio anche per testare
l'amore e la carita' attorno a me, e per trovare quel
calore e affetto che mi nutre piu' di qualsiasi
sostanziale cibo, e vedo che le cose migliorano, poi
le donne sono sempre gentili con me.

E' cosi' e' la mia mente me ne sto rendendo conto sono
partito ombroso e ombra ho assaporato ho insistito e
non badato e luce si e' aperta.

Ma al solito l'autostop e' difficile quasi come in
Italia, cammino tutto il pomeriggio non posso stare
fermo e poi a cosa fare ad aspettare che la montagna
venga da me?

Sono li' che cammino e se non fossi gia' viandante
pellegrino da 20 mesi, forse sarei scoppiato a
piangere e avrei ceduto nell'usare i pochi soldi per
trovare un riparo, ma no insisto, so che Dio c'e', ne
ho infinite passate prove, e' una questione
scientifica/empirica per me ormai la Provvidenza,
continuo e pregando (parlando con chi credo abbia uno
spirito sopra il mio) e pensando: "sono fortunato lo
so" e dico questo: ok io ora mi spacco in 4, non mi
lamento e mantengo una buona frequenza mentale, ma Tu
poi dopo Provvederai per dove io non posso arrivare,
ok?

Passa qualche Km, e vedo che un pick up si ferma e mi
fa segno, lo raggiungo e sono 4 belle ragazze, io dico
vado in Malesia, Hat Yai loro mi dicono io ok.

Salgo dietro nel cassone, che bello aria fresca seduto
e in movimento, con il vento fra i capelli e la gioia
di constatare empiricamente che Qualcosa/Qualcuno c'e'
davvero, e anche questa volta mi ha donato, e poi amo
lasciare alle spalle, il lasciar alle spalle mi da
sempre un buon umore mi sa di nuovo, di fresco, di
rinnovamento, di progresso, di avanzamento, per questo
sono un irrefrenabile nomade.

Per farla di nuovo corta ora sono ospite di una di
queste ragazze, ieri sera vestiti prestati e
discoteca, e' una casa di giovani, il fratello....

Continua...

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LLAY-LLAY
Chile
10/10/06

Non ho molto tempo mi limito a dire che finalmente oggi sono riuscito ad attraversare il pacifico e ad approdare in Continente dopo quasi un anno di isole (Vanuatu, Fiji, Tonga Samoa American Samoa) sara' meglio che ve lo dico subito il biglietto per arrivare qui l'ho dovuto chiedere ai miei! Appena posso mi do' un po' di tempo e vi faccio qualche reso conto.

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Perico
Argentina
27/10/06
 
Eccomi qua con un po' di tempo, quanto viaggio quanta strada e quanto imparare!

Prima di tutto sempre per rimanere in tema (spese viaggio) vi faro' un resoconto.

Eravamo rimasti alla Nuova Zelanda che avevo raggiunto dopo aver lavato piatti in Sydney.

Adesso non so nemmeno io se continuare a battere ferro e cioe' star qui a farvi elenchi di spese di entrate e uscite. In parto credo lo debba fare, una casa si porta fino al tetto!

Continuo a vivere senza denaro a parte gli aerei che pago con doni.

Come doni? Direte!

In effetti scambio di doni, io propongo in giro per il mondo la mia capacita' a fare pizze e piatti italiani, dono il mio sapere e chiedo ai padroni dei locali che richiedono imparare, biglietti aerei in cambio, niente piu', ok anche vitto e alloggio per il tempo necessario ad avviare o istruire per i menu' che so fare.

Non e' propriamente lavoro ma appunto scambio di doni! Non ricevo salari o denaro ma biglietti: baratto.

Per cui a parte il lavapiatti con cui mi sono pagato Australia/Nuova Zelanda/Vanuatu il resto degli spostamenti sono stati barattati. Non del tutto esatto ma se continui capirai!

Per ora mi limito a descrivere come mi sia mosso, poi con tempo mi piacerebbe fare dei "normali" racconti di viaggio con accadimenti personaggi incontrati luoghi e avventure.

In Vanuatu sono stato 10 giorni ospite di una famiglia locale (ex ministro di Vanuatu) che ora opera per la "Bibblie for the poor Society" a cui avevo chiesto aiuto da pellegrino, ricevuto! E che mi ha pure pagato un volo domestico in Fiji di $100 Viti Levu a Vanu Levu (le 2 isole principali).

Per volare da Vanuatu a Fiji e poi a Tonga, i biglietti sono stati gentilmente offerti da Monia (regalo Natale 2005).

Per poter volare da Fiji a Tonga (cioe' possedere un biglietto di uscita quello di entrata lo avevo: Monia) ho barattato un menu' di pasta in un ristorante di Nadi in Fiji.

Il biglietto di uscita dall'isola, senza il quale non si parte, era Tonga/Fiji, che ovviamente non ho usato, cosi' il 28/02/06 atterro nella piccola isola di Tongatapu a Nuku'alofa.

In 2 giorni cerco di nuovo un ristorante per poter avere il biglietto per proseguire il viaggio a approdare a Samoa, il ristorante lo trovo ma anche i problemi.

Il padrone non so se malfidato o in malafede (per avermi gratis sotto minaccia di problemi, chissa'...) chiama l'immigrazione e cosi' l'immigrazione della gentile isola viene alla scoperta che sono in possesso di un solo biglietto per Fiji e senza una lira!

L'immigrazione visto che nelle isole del pacifico sono passati anche tanti malfattori e "pirati" mi fanno il terzo grado, io rispondo che sono un pellegrino che sta facendo il giro del mondo e che viaggio senza soldi per scelta, non ne vogliono sapere e mi danno una specie di via dall'isola se non ho soldi in tasca.

Come al solito! Beate divise!

Cosi' ancora una volta a testa bassa e per giunta con un'epatite A, chiamo mia sorella per farmi spedire soldi che le divise richiedono, e che in quel momento mi sono stati anche utili per l'ospedale e il mangiare (unica volta in tutto questo 2º viaggio che compro cibo).

Afflitto da un'epatite A che mi rende piu' giallo che roseo, faccio le pratiche ritiro i soldi con i quali compro un biglietto per Samoa e uscita, che ancora una volta poi buttero'. Quello di uscita.

Vi starete chiedendo ma con l'epatite A devo dormivi?

Ragazzi la provvidenza ha qualcosa di unico, a Nuku'alofa dopo il problema con il ristorante malfidato e spione, conobbi gli italiani (che non so perche' abbondano) di Tonga.

Carlo E Tiziana, che hanno un ristorante: La Terrazza,

Gianni che ha una pizzeria al taglio: Pizza Pazza,

Marco altro ristorante: Luna Rossa

e Angelo un ristorante-pizzeria: Little Italy.

Carlo e Tiziana, di Genova, ottimi amici come Gianni e gli altri, mi ospitano e mi lasciano pure la casa al loro rientro in Italia per un'ernia inguinale di Carlo.

Ecco la casa della provvidenza: epatite A problemi con l'immigrazione e pero' soldini per comprare dai cinesi le verdure bollite per la dieta che necessito per non sforzare il fegato (per l'epatie A non c'e' cura solo aspettare riposo tanta acqua e cibo sano e cotto al vapore). Pago pure l'ospedale per le analisi. E un vicino mi fa, gratis, una bevuta di piante locali con la quale i tongani "curano" la malattia (enguenghe) del giallo: l'epatite A.

Schifosa ma miracolosa!

Sto in Tonga e nella casa di Carlo e Tiziana da solo, solo fino alla scomparsa dei sintomi e l'immigrazione una volta visto il trasferimento di soldi dall'Italia si tranquillizza.

Lascio Tonga alla volta di Samoa dove trascorro senza una lira circa 2 mesi fra villaggi famiglie chiese di tutte le confessioni e il villaggio turistico (in cui saro' ospite, grazie!) di Paolo, Giulia e famiglia itali/samoani, il Siufaga Beach Resort.

Dopo mille avventure per le 2 isole di Samoa (Upolu e Savai) il pastore della congregazione cristiana Assembly of God, che mi ha ospitato per 2 settimane, mi paga il biglietto del traghetto per raggiungere American Samoa dove sono diretto per cercare in qualche modo di superare il pacifico e arrivare nel continente americano.

Con mezzi miei!

In un'ora dal mio arrivo trovo possibilita' di scambio di doni nello yacht club di Pago Pago, io avvio una pizzeria all'interno, dove vivro' per circa 2 mesi, e loro mi danno il biglietto per le Hawaii e USA.

Tutto secondo i piani, riesco con mio proprio sforzo ad ottenere i biglietti Pago Pago/Honolulu/S.Francisco e New York/Dublino (quello di uscita per le solite regole migratorie).

E cosi´ il 02/08/06 atterro a Honolulu con in tasca $1,50 (la monetina e 1 dollaro di un'amica che mi aveva chiesto una cartolina) e niente piu', sempre per mia scelta, il club mi aveva offerto lavoro remunerativo: rifiutai.

Come da presentimento al controllo migratorio mi chiedono come mai non abbia dichiarato dove sia alloggiato (...e chi lo sa'!!! Sono pellegrino!!!) e rispondo che non lo so ancora, visto che ho la faccia di un Afghano, che ho pieno il passaporto di timbri mediorientali e che la guerra nel Libano continua e che sto per entrare nei mitici States, vengo sottoposto a fermo e interrogatorio, ovviamente viene fuori che non ho soldi, ne' conti in banca o carte di credito ma solo $31,50, e cioe' i $1,5 piu' $30 donati da una ragazza anche lei fermata per controlli del visto studentesco a cui ho chiesto aiuto per poter mostrare alla dogana un po' di liquidi e che poi avrei restituito una volta passato il controllo.

Ingenuo io!

Cosi' non e' andata, la ragazza (Samoana bella bella, la quale vorrei ritrovare per restituire il denaro!) e' passata e mai piu' rivista (che peccato!) invece io sono stato sottoposto ad un controllo maniacale di tutto il mio bagaglio e ad un fermo temporaneo per accertamenti (no pasa nada che controllino tutto quello che vogliono... come ho detto loro: I am Clean like a baby!) e un interrogatorio notturno con tanto di presa di impronte totali, non solo l'indice, foto segnaletiche e rientro forzato al porto d'imbarco a mie spese convertendo cioe' il biglietto Honolulu/S. Francisco e quello N.Y./Dublino, entrambi elettronici, e cosi' il pomeriggio dopo vengo rispedito, con scorta fino al chek-in, a Pago Pago, insomma gli USA non mi mi vogliono!

Per ora!

Chi non mi vuole non e' degno di me! Diceva qualcuno.

Cosi' ormai esausto di quasi un anno d'impantanamento nel pacifico e fra la strizza che mi hanno messo gli USA, con la coscienza apposto che le ho provate tutte e che ce l'avevo pure fatta, dopo un altro soggiorno di un mese in American Samoa in cerca di altri baratti, mi arrendo e chiedo soldi a mio padre.

Cosa che non avrei mai voluto fare ma che come al solito non volendola fare me la sono attratta.

O meglio prima chiedo soldi per poter comprare il biglietto per tornare a Tonga (vi staro' un mese sempre con Carlo e Tissy rientrati dall'Italia) e riprovare altri baratti, ma niente, allora dopo chiedo anche il biglietto Tonga/Chile via Auckland.

Insomma biglietti del pacifico e attraversamento, piu' o meno offerti dalla mia sempre presente famiglia. Grazie sempre.

Volevo fare il figo e fare tutto da solo ma cosi' non e' andata!

Per ora mi fermo qui poi piano piano da una parte riportero' cifre, che forse non servono, e dall'altra mi lascero' andare nei racconti piu' deliziosi delle tante belle dure ed evolventi avventure e paure di queste isole dell'inconscio umano. Vanuatu Fiji Tonga e Samoa (americana e non).

Ricordare sempre che a parte biglietti, le analisi, il cibo in epatite A, donazioni e fuochi non ho usato denaro. Sempre per stare nella rinuncia e nell'esperimento. Denaro impuro pieno di sangue e ingiustizie! Non mi avrai! Ma se la legge talvolta me lo impone, che devo fare?

Fuochi? E si un bel fuoco rituale di $120. La carta brucia sapete?


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Panama City
Panama
03/08/07

Bien bien, che continente l'America che e', dopo essere arrivato a Santiago de Chile in Ottobre 2006 ho percorso sempre da camminante, autostop e senza soldi quasi 20.000km arrivando fino a Cartagena de las Indias (Colombia) dove oggi con un ulteriore biglietto elettronico, di circa 250 Euro, regalo di compleanno di mia nonna, sono arrivato in Centro America (Panama) e ora su verso il Messico.

A poi i racconti delle tante avventure fra la cordigliera andina e Machu Picchu, il chaco, l'altopiano boliviano, il sud del Brasile, Buenos Aires, l'Atacama e la mitica e bella Colombia.


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E' cosi' tanto tempo che non scrivo che a dir la verita' mi sento un po' bloccato! Un po' rigido e un po' "vuoto"!

Ma come? Si dira', con tutti i posti, tutta la gente, tutti i km percorsi e tutte le vicissitudini non ci sara' proprio niente da raccontare di bello?

E si, allora, la prima cosa che voglio raccontare e' che dopo la ultima volta della Bulgaria, i miei mi sono di nuovo venuti a trovare. Ci siamo incontrati in Guatemala e abbiamo passato insieme quasi 3 settimane da giovanotti in vacanza fai da te!

Poi prima che andassero' via, siamo passati dal consolato italiano di Citta' del Guatemala (moneta decidente) e mi sono fatto "comprare", visto che il vecchio non aveva quasi piu' pagine libere, un nuovo passaporto, di quelli spaziali con l'rf-id incorporato, cosi' tutti sono sicuri che sono io al 100%.

Non una lira ho intascato/accettato dai miei! Sono venuti che non avevo soldi sono ripartiti idem.

Solo che mi hanno comprato e portato alcuni vestiti nuovi, poi prima di andarsene mi hanno pre-pagato 2 notti in un hopsedaje in Antigua e del cibo in un ristorante, tanto per riabituarmi, dopo 3 settimane da turista, alla vita da mendicante.... piano piano!

Qualcuno dice pure che con l'rf-id possono sempre sapere dove il passaporto si trovi, ma secondo me non e' (ancora) vero.

Cioe' che possano (chi? Poi!) tracciare i movimenti e vedere in ogni momento il posizionamento. Anche fosse vero, da nascondermi non ho!

Ma questa del posizionamento globale per me e' fantascienza e leggenda metropolitana, per ora, visto che il passaporto non ha batteria.

Pero' stop alle paranoie inutili e facciamo ancora un po' di chiarezza:

dopo essere volato a Panama dalla Colombia, come sempre da camminante e autostop e senza una lira sono arrivato attraverso il centro america in Mexico, dove sono stato qualche mese, partecipando anche, all'Intergalactic Rainbow in Las Choapas, Veracruz.

Dopo di che' quasi alla fine del permesso di 90 giorni Messicano, sono ritornato in Guatemala dove poi ho invitato appunto i miei a visitarmi.

E ora dopo aver esaurito anche i 90 giorni del Guatemala-bis sono tornato in Mexico (Mexico-bis) per stavolta cercare di sbloccare la situazione e vedere di andare avanti con sto benedetto giro del mondo senza soldi, che quasi quasi sono stanco.

Perche' per l'appunto senza soldi e senza miracoli: come quelli dell'inizio del viaggio (biglietti regalati), sono obbiettivamente bloccato fra Messico e Panama, la mamma dice che assolutamente vuole che torni e mi vuole pagare il biglietto, ma io le ho detto che o me lo regala uno sconosciuto o se no cerchero' di tornare con mezzi miei: lavoro o barche a vela.

Chiaro anche per me resistere e' difficile, ma e' una questione quasi di... non so che parola usare, ...... e poi anche per la storia in se', gia' qui (nel blog) la lista dei biglietti che sono venuti dalla famiglia, o per natale o per compleanno o per causa di forza maggiore (problemi migratori) sono gia' abbastanza numerosi.

Anche se ho gia' sudato fatto e dato tanto, vorrei riprovare a guadagnarmeli da me come ho fatto in Australia e American Samoa, non per ego, solo per sentirmi tranquillo, e donar una storia "magica"; se provvidenza proprio vuol fare un altro miracolo, che passi il regalo per mano di sconosciuti o almeno non membri della mia famiglia. Chiedo!

E ora per me lavorare, cioe' barattare qualche biglietto in cambio di lavoro, sarebbe proprio bello, ah lavorare, rientrare un po' in societa' riposarmi dalla vita del rinunciante camminante sarebbe proprio buena onda come si dice qui!

Poi una confidenza, senza soldi vagamondo, la castita' e' automatica, almeno per me, e dopo anni di castita' rischio di uscire malato. Voglio lavorare anche per avere e dare un po' di affetto, visto che sembra che da vagamondo all'addiaccio nessuna mi affianchi, lavorare per cui anche per ritrovar nelle mie braccia qualche angelo di femmina, orsu' suvvia perdindirindina, la vita non me la posso cosi' castrare!!! Perche' poi?¡¿?¿

La risposta ce l'avrei: per l'illuminazione, per la liberta' per la liberazione dalle sofferenze, ma se cosi' soffro???? Un po', modestia a parte, in questi anni di cammino solitario mi sono semi-illuminato e sono 5 anni che sono libero come un passero e che non ho avuto sofferenze da relazioni, ma ora voglio anche vedere altre cose, sperimentare me in altro.

Ma torniamo al viaggio, per attraversare l'Atlantico e approdare in Europa devo riuscire a racimolare almeno 500 euro o forse anche meno.

Adesso le possibilita' teoriche di come e dove avanzare dopo il Messico sono queste:

- Intentare di conseguire il visto statunitense, da pellegrino direi, e andare verso nord, ma devo prima spiegargli bene cosa vado a fare, cioe' a camminare, autostop e chiedere aiuto per mangiare e dormire. Non voglio di certo passare problemi con gli States visto che gia' si sono mostrati un po' paranoici per la mia barba e faccia e l'assenza di soldi di carte di credito o debito e di conti bancari.

- Trovare con lavoro o con miracolo (regalo da chissa' chi) i mezzi per andare a Cuba e da la' o tornare in Messico e ritentare altre vie, o dirigermi dopo Cuba verso Europa, con che? E chi lo sa!

- Trovare con lavoro o con miracolo (regalo da chissa' chi) i mezzi per attraversare l'Atlantico e approdare in Europa.

- Trovare una barca a vela o a motore che gratis mi faccia passare l'Atlantico.

- Tornare sui miei passi e tornare in Sud America per intentare non so cosa.

- Darmi ad una bella donzella di qui nei paraggi, fare pargoli chiudere sto' blog e scordarmi del giro del mondo senza soldi.
 
- Accettare, come un bamboccione, un'altra volta l'aiuto dai mie e farmi pagare un biglietto, Mexico-Cuba-Spagna, ma questa sara' la ultima delle opzioni. Anche se per mamma papa' nonna Monia amici vicini parenti e l'Italia sarebbe un bel regalo/miracolo se accettassi!


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Trujillo Honduras
18/10/08




Eccoci qui, Trujillo Honduras, non me la passo del tutto male, dopo 3 notti a Castilla in case di diverse persone, Castilla e' un villaggino nella punta della baia, qui vicino, ora mi trovo in un internet cafe' dove ieri ho dormito, grazie alla bonta' e alla voglia di aiutare di Guido Marin, il proprietario, che mi ha anche consigliato la visione di www.carpa.com un sito di argomentazione e interpretazione biblica.

In effetti sono qui da queste parti anche per vedere se per caso trovo un passaggio in barca per Europa o per il caribe o per anche sud america, perche' no? Dal porto di Castilla salpano navi della Dole (banane e ananas) dirette a USA e Europa, ho gia' chiesto e mi hanno detto che devo chiedere in La Ceiba all'agenzia.

Si dice che questa baia naturale sull'oceano atlantico fu il primo approdo terrestre dell'america centrale per Cristoforo Colombo e le sue caravelle nel 4° e ultimo viaggio nel nuovo continente. In effetti e' una baia che come rifugio e porto nasce da sola. Altra curiosita': Honduras prende il nome da hondo (profondo) in rifirrimento proprio alla gran pronfondita' di questa baia.

L'ultimo mese e poco piu' l'ho passato in S. Cristobal de Las Casas, Mexico, dove aiutavo un ostello/bar/ristorante e in cambio ricevevo vitto e alloggio. Niente soldi, nemmeno le mance che qualche volta i clienti del bar/ristorante mi offrivano, le rifiutavo. Il padrone Carlos mi ha aiutato per una notte, quando ho chiesto alloggio gratis e che poi mi ha offerto, anche su mia proposta, di aiutarlo cosi' a baratto. Con Carlos siamo ancora in contatto e sempre dice che se passo da S. Cristobal de Las Casas, Mexico ne La Catrina Posada Cafe' Culturbar ho casa e buoni amici.


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Isla Mujeres
Mexico
08/01/09


E si un altro anno se n'e' andato, ma uno nuovo inizia. E come se inizia bene, io volo a Cuba a meta' Gennaio dove mi fermero' per quasi 2 mesi e poi volero' a Madrid in Marzo.

Ma come avro' mai fatto a conquistare questi 2 biglietti?

Eh con l'unico metodo che oramai funziona, regalo di Natale 2008 da mia sorella, che per giunta me lo ha fatto di persona, il 13 dicembre 2008 all'aeroporto di Cancun dopo l'ultima volta a Certaldo (Luglio 2004) ho riabbracciato Monia e abbiamo passato fino al 29 dicembre una sublime vacanza di natale ai caraibi messicani, Isla Mujeres.

Poi scrivero' meglio i dettagli con calma.

Visto che vado a Cuba e che devo pagare il visto e che non me la sento di farmi mettere nei guai per colpa dall'assenza di soldi, come alle Hawaii, Monia mi ha lasciato anche 105 dollari, che poi vi diro' cosa ci faro', e 90 pesos messicani che usero' per il bus che va all'aeroporto e quello che avanza vedremo.

Mi ha lsciato anche 2 biglietti andata e ritorno del traghetto Cancun - Isla Mujeres, una calzamaglia, un pareo e 2 buste per il passsaporto, 2 paia di infradito e niente piu'.

Uno zaino nuovo di cui avevo bisogno, invece si e' letteralmente manifestato in Guatemala, poco meno di 2 mesi fa', dove per "caso" (ero in quel paesino per moneta) un ragazzo me ne ha regalato uno, e cosi' il buon vecchio zaino alpino che mi ha seguito per 5 anni se n'e' andato in pensione portato in Italia da Monia. Incluso il vecchio passaporto.

Non per ultimo tutte le scelte di soldi, regali biglietti, zaino, calzamaglia etc. e altre cose fondamentali le ho prese tirando moneta.

Come detto poi con piu' calma vi do i dettagli, come il costo del biglietto (520,12 euro, questo gia' lo so...) e nuove mappe... una volta poi finiti i dettagli venali e logistici magari iniziamo a parlare delle cose piu' importanti!!!!

A presto e buon 2009!



Un gran rigraziamento a:
 

Simone della gelateria italiana "Coppa del Mondo" qui a Isla mujeres, che mi ha regalato un gelato.


Stefano e Fortunata della gelateria italiana "Monte Bianco" sempre nell'isola dove ho parcheggiato lo zaino i soldi e i biglietti e che sempre mi invitano di tutto.

Patrizia di "Cafe' Hidalgo" che fa crepes sempre nell'isola, anche lei Italiana, e che mi ha dato ospitalita' e cibo, io per aiutarla sono andato a farle la spesa a Cancun.



Poi Raul di "LARGENTINA GRILL" quello che fa angolo, da dove scrivo ora e dove aiutando il lavapiatti del Chiapas, mi "guadagno" un po' di cibo, internet, e poter dormir al piano di sopra nell'ostello abbandonato.

Tutta gente che ha attivita' qui nell'isola e che mi sta aiutando a vivir qui senza soldi.



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Aggiunto il
28/01/09 da Camagüey Cuba

Grazie anche a:
Luciano Bertilla e Sergio di Trattoria La Veneziana Da Bertilla in Cancun.


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Sarzana
Italia
09/09/09

Bene alcuni aggiornamenti sono d’obbligo, dopo aver passato 2 mesi a Cuba (uno da solo e l’altro con mio padre) sono ritornato in Europa (Spagna) a Marzo, e oramai il giro del mondo e’ fatto. Mi preme subito dire cosa ho fatto dei 105 dollari americani lasciatimi da mia sorella in Mexico.

-5 donati ad una signora anziana di colore all’Habana che mi ha chiesto aiuto.


-5 donati ad una jinetera dell’Habana con figlio piccolo che mi ha chiesto aiuto e voleva darmi sesso a pagamento (per quei 5).


-30 donati a 2 sorelle brasiliane studenti di medicina a Cuba (conosciute in Mexico) che mi sono venute a prendere all’aeroporto dell’Habana e mi hanno ospitato a casa loro per quasi una settimana, appena arrivato.


-2 donati ad un venditore ambulante fuori la chiesa de la
Virgen del Cobre, Santiago de Cuba.

-2 donati ad altro venditore ambulante fuori la chiesa de la Virgen del Cobre, Santiago de Cuba.


-10 donati ad una signora anziana fuori di una farmacia, dopo averle chiesto di comprarmi medicine ( Benzoato de Bencilo e Solucion de Catramina per meno di 1 dollaro di valore, e me le ha comprate, ovviamente senza sapere che poi le avrei donato 10 U.S. dollari).

 

-51 dati ad un’amica delle brasiliane (Amina) che poi ha pagato per me una stanza in affitto (4 notti) dove mi sono curato e ho bollito i vestiti per una scabbia contratta a Cuba (ma non da sesso, vi sembrera’ strano ma non ho avuto nessun rapporto sessuale a Cuba, nemmeno con la jinetera di cui sopra).
 
5+5+30+2+2+10+51=105$ Appunto. 

E visto che stare all’addiaccio con la scabbia (i primi giorni ci ho provato) era una dannazione, meno male che le brasiliane Amina, Anna e Kareny si sono offerte di aiutarmi ed io avevo quei soldi per sdebitarmi.

Tutte decisioni prese con moneta ovviamente.


La tassa aeroportuale per l’uscita di 25 C.U.C (circa € 25) piu’ l’estensione del visto per ulteriori 30 giorni, altri 25 C.U.C, pagati da mio padre che era li’ con me. Per queste tasse non ho usato moneta per decidere, erano da pagare punto e basta.
 

Arrivo a Madrid il 10/03/09 con in tasca niente, se non il passaporto, e una monetina di Cuba, e per giunta anche senza sacco a pelo che dal 01/01/09 ne sono sprovvisto, me lo hanno rubato a Isla Mujeres (ora ne ho un altro regalato in Portogallo).


Arrivo all’aeroporto di Madrid in compagnia di Iker, spagnolo conosciuto in aereo che mi aiuta e mi paga i 2 euro (dall'aeroporto costa 2) per prendere la metropolitana e uscire a “Nuevos Ministerios”

Wao…. Wao…. Che profumo nell’aria, quel profumo che e’ nell’aria di Marzo della Spagna come dell’Italia, l’inizio dei pollini e della primavera, che erano anni che non sentivo, che emozioni quanti ricordi. Ho lasciato l’Europa quasi 5 anni addietro e ora sono di nuovo qua dopo un intero “giretto” del globo terrestre.


L’emozione e’ stata cosi’ forte da farmi ovviamente sgorgare qualche lacrimuccia, salto e dico evvai sono di nuovo qui, a Madrid c’ero nell’agosto 2003. Da Est via e giunto da Ovest. Il sogno cpmpiuto.


L’aria e’ fresca e il tempo un po’ grigio, e’ pomeriggio inoltrato e devo trovare un posto dove dormire, inizio a camminare e mi ritrovo di fronte al Santiago Bernabeu, ri-cammino e arrivo in pieno centro di Madrid, sento che la temperatura e’ un po’ bassina per i miei gusti e per quello che ho (meglio che non ho, sacco a pelo).


E in citta’ dove dormo?


Mi ritrovo, dopo aver passato tutto il tempo a girare il centro, di fronte all’entrata del metro’ di “Plaza de Espana”, guardo la mappa li' alla fermata, so che vado per il sud e come gia’ ho fatto in molte grande citta’ penso di usare il metro’ per dirigermi all’ultima stazione nella direzione in cui voglio andare e qui vedo che in direzione sud c’e’ pure una fermata “Hospital 12 de Octubre” e penso: "Magari passo la notte in sala d’aspetto perche’ con questo freddo e quello che ho (che non ho) mi “ghiaccio addosso”".


Chiedo a moneta il permesso, esce SI, per cui ora si tratta di trovare il “benedetto” euro che serve per prendere il metro’. E’ gia’ notte forse quasi le 23.00, mi metto
all’entrata del metro’ e chiedo a un ragazzo spagnolo fashion se per favore mi aiuta e mi da l’euro per pagare il metro’.

"Non ne ho" mi dice.


Vicino alla fermata ci sono 2 operai che mi sembrano sudamericani e per quello mi fanno gia’ buon feeling mi avvicino e gli chiedo un aiuto per il metro’, mi danno qualche spicciolo ma non si arriva all’euro, mentre il ragazzo spagnolo sempre li’ a vedere la scena, forse aspettava qualcuno all’entrata del metro’.


Passa un ragazzo di colore che vende fazzoletti e gli chiedo se puo’ darmi il resto di centesimi che mi servono per arrivare ad un euro, non un centesimo di piu’, si guarda in tasca e mi da giusto il resto che mancava.


Tutta la scena fra “discriminati”

io vagabondo capellone senza soldi,
i sud americani (alle 23 ancora vestiti da lavoro)
e il ragazzo di colore venditore di fazzolettini,
proprio davanti al ragazzo fashion spagnolo con super cellulare e ben tirato e vedo che in qualche modo la normalita’ con cui io ho chiesto e con cui loro hanno dato, senza (discriminazione ne’ pregiudizi), muove il cuore al ragazzo che saluto e mi guarda con occhi lucidi.

Prendo il metro’ e scendo come da moneta a “Hospital 12 de Octubre” cammino vado
all’ospedale e chiedo se posso stare, le guardie private mi rispondono di no.

-Prova nell’altro, questo e’ di maternita’, mi dicono.


Vado nell’altro passo dall’entrata principale nessuno mi ferma l’entrata e’ spalancata e dentro un calduccio irresistibile, cammino e mi siedo su una panca nella quale dormiro’ fino alle 5.30 ora in cui una 2 guardie private un po’ disturbate mi svegliano dicendomi in modo sgarbato cosa fai qui?


Mi alzo e con tono deciso e non permettendo soprusi o discriminazioni dico: "Sono italiano camminante vado a sud, avevo freddo fuori".


- E io sono madrileno, e tu non puoi dormire qui. Mi risponde uno dei 2.


- Che ore sono, dico io.


- Quasi le 6.


Mi accorgo pero’ che l’aver detto quelle mie parole fanno calmare “l’aggressivita’” con cui invece sono stato svegliato, e gia’ un mezzo sorrisino si puo’ vedere nella loro espressione, faccio su la roba saluto e esco.


Accipicchia che freddo….. ed e’ ancora buio, sono sull’”Avenida de Andalucia”, gia’ il nome mi indica che sono nella giusta direzione, cammino faccio autostop ma sea, nada de nada.


Arrivo non so il nome
ma so dove e chiedo a un bus che va a Pinto se per favore puo’ portamici senza pagare, mi ci porta (20-30 km), arrivo a Pinto cerco un buon posto dove fare autostop, inutile camminare per le autostrade o le superstrade spagnole, a parte il fatto che non si puo’.

Ad un incrocio di strade vedo un
boschetto e mi sdraio al sole dormendo e recuperando un po’ dal fuso orario di Cuba da cui vengo e dalle poche ore dormite in ospedale.

Mi sveglia la “Guardia Civil”, controllano documenti, dico che vado per Andalucia e che stavo solo riposando, e loro mi dicono no problem, sei europeo: tutto in regola. Esco dal boschetto e mi metto li’ a fare un autostop, passa tempo e dopo un po’ un bus privato francese che va in Marocco si ferma e mi carica.


Wao... sono arrivato in Europa solo per transitarla e andare in Marocco e gia’ il primo autostop mi porterebbe fino la’ e, magari, come trasportato il prezzo del traghetto sarebbe gia’ incluso, tutto in un colpo solo, penso io: ma che fortuna!!!


Viaggiamo discutiamo solo un poco, perche’ il mio francese non e’ per niente buono, e il suo inglese nemmeno. Stiamo per arrivare e passare Granada e anche se tanta fortuna mi stava accompagnando mi sale un dubbio: "Ma come?! Non visito Granada e tutto il movimento alternativo delle comuni (Beneficio) e “las cuevas de Sacromonte”?" Tiro fuori la moneta la lancio e chiedo se al primo autogrill mi fermo. Esce SI!!!


Mi fermo
all’autogrill sulla “A44 Autovia de Granada” a circa 80 km dalla bella citta’, sono vicino Carchelejo un bel paesino fra oliveti, esco dall’autogrill e mi metto a camminare nella strada nazionale che porta al paese, vi arrivo dopo un bel po’ di km a piedi, visito il paesino e mi metto a dormire con quello che ho (3 maglioni un paio di pantaloni una copertina fina fina la calzamaglia una sciarpa e un berretto di lana) sotto un ulivo di quelli belli piccolini come ci sono qui in Andalucia.

Si una notte fredda ma per fortuna la mattina splende proprio un bel sole,

 
"...il fuoco di un camino, non è caldo come il sole del mattino...
(Nomadi, Io Vagabondo)   
 
visito il frantoio del posto, una cooperativa che macina in ciclo continuo quintali su quintali, e’ marzo e non fanno piu’ l’extravergine ma l’olio con olive che raccolgono a terra super mature.

R’inizio a camminare per la strada parallela all’autostrada e al pomeriggio con un passaggio di una ragazza arrivo a Granada.


Ho bisogno di internet, come sempre del resto, e provo come facevo in sud america e in asia, semplicemente dico la verita’ e chiedo ai “locutori” e ai “cyber cafe’” che non ho soldi e se mi fanno usare internet gratis, ma qui appunto non e’ ne sud america ne’ asia e "no-dinero no-internet".


Per cui eccomi qui a dire (una confessione dovuta per l’autocertificazione che e’ questo blog) che qualche volta ho usato internet grazie al fatto che mi metto fuori dai “cyber cafe’” o nei dintorni e chiedo alla gente che c'e' se mi da’ una moneta per usare internet. Quando ho un minimo di 30 min. (meglio 1h) entro e lo uso.


Molte volte riesco anche a convincere la gente di non darmi soldi ma di pagare loro per me, proprio per non incorrere nel fatal errore (per come io vedo il principio di rinunciare al denaro) di chiedere spiccioli, come per il metro’, e spiegando che sto vivendo/viaggiando senza soldi per idealismo.


Non sono i soldi che abbisogno in quel momento chiedo internet in realta’, o la risoluzione di un problema di movimentazione che con un euro gia’ cosi’ facilmente si compie: il metro’. Spero mi si perdoni questa pecca, ma internet per comunicare e’ quasi un bene primario oramai e dalle grandi citta’ non vedo l’ora di uscirne.


Pero’, per onor di patria, devo dire che in giro per il mondo gia’ molti soldi ho rifiutato, quando la gente ama invece donarmeli, per esempio da quando sono entrato in Europa ho gia’ rifiutato da 2 persone un totale di 40 euro e da altre ulteriori inviti a ricevere soldi (non so quanto mi volessero dare).


Ma visto che so che devo prendere il traghetto per andare in Marocco, ho accettato in Marzo a Granada 30 euro da una ragazza svedese e 20 da uno spagnolo con super bmw vicino Benalmádena (Malaga) e da una coppia di italiani (vicino Salobreña) che tornavano dal marocco con il camper 70 dirham (circa 7 euro) che non avrebbero piu’ usati, questo tutto in Marzo.


15 euro del ragazzo con la bmw, una parte li ho usati solo per internet e il resto (poco meno di 5) li ho donati ad un ragazzo che chiedeva spiccioli.


Le decisioni di accettare denaro, dalla svedese e dal ragazzo della bmw, e di donarlo anche pero’, sono state fatte tirando moneta, e per giunta di fronte a loro spiegandoli come scelgo certe cose, una volta avuto il necessario per il traghetto, gli ulteriori soldi offertimi li ho rifiutati senza tirare moneta.


Per i 70 dirham devo ancora decidere (dal vivo sono stato convinto ad accettarli, “non ti diamo soldi, e’ carta senza piu’ valore per noi” mi aveva detto la cara coppietta) e quando saro’ in Marocco decidero’ cosa farne tirando moneta.


Per cui e’ da Marzo che viaggio con 30+5 euro + 70 dirham “stivati” nello zaino, e li’ stanno, per me non sono soldi, e’ come un documento di cui ho bisogno per attraversare lo stretto di Gibilterra.


E meno male che e’ il giro del mondo (quasi) senza soldi, e invece qui non faccio altro che parlare di soldi, vabbe’ che ho fatto ragioneria, ma che noia, mi si potrebbe criticare


Si! Ottima critica, ma mi sembra pero’ piu’ che giusto autocertificarmi, voglio essere trasparente su questo tema, certo non ho testimoni se non quella gente di cui parlo, e magari un giorno la contattiamo e glielo chiediamo, se vi vengono dubbi.


Ma in realta’ come dice mia sorella non ho nulla da dimostrare a nessuno, verissimo, pero’ io cerco di essere sul tema contabile il piu’ veriterio e onesto possbile, poi se fossi qui a sparare palle allora vi dico che sono andato su Marte in autostop, che so io, ne potrei sparare quante ne voglio, ma il bello, ed e’ bello per me (come un gioco di ruolo ma dal vero, una “mission impossible”, il fine e’ Salvarsi l’anima scovando la verita’ su questa terra) che le cose stanno andando proprio cosi’: da una parte rifiuto soldoni (per come ho io ora la percezione anche di 2 euro) e poi mi vedi magari in piazza a chiederti una moneta per internet.


Qualcuno dira’ ma dov’e’ il senso? Il senso per me si chiama Karma, dove non accetto apro porte di stupore di onore e di emancipazione per me, dal mio alto stato posso dire no, quando invece chiedo una moneta mi faccio piccolo e passo dal quel malessere che ogni accattone prova, vivo la poverta’, la discriminazione, l’emarginazione dal lato di qui, la comprendo la vivo e l’assorbo. Passo per la via angusta e stretta invece che dalla larga e comoda.


Per poi non parlare di come una parte di cielo si apra, quando trovo quello/a che non tratta male o non guarda male o non manda a quel paese. E’ come travestirsi e osservare il mondo/genti da un altro alto, e’ come per me essere un agente in incognito della solidarieta’ dell’amore e della crisitanita’ qui in europa e america, induismo in india, islamismo in medio oriente e nord africa, Buddismo in Asia etc. etc.


E poi quella moneta che non ho, (a parte quella che tiro che di solito non e’ del paese in cui sono, o sono 2 o 5 centesimi) perche’ prima ho rifiutato uno o piu’ biglietti, mi serve davvero per poter comunicare, e’ davvero un bisogno poi alla fine. Chiedo davvero umile aiuto senza approfittarmene o fare il furbo.


Ed e' solo ed esclusivamente per internet o per metro’ o bus urbano (capita di rado pero', prima sempre chiedo un passaggio gratis), o tasse (visti o tasse aeroportuali, etc.), mai per altre cose.


Se pero’ come nel mitico Portogallo o Spagna del nord internet e’ un servizio pubblico gratuito presente in quasi ogni cittadina/comune, ecco che sono dispensato (ferie parziali del mendicante/rinunciante/penitente
) da quella fustigazione che e’ cercare una moneta dai passanti.

Si dice: preferirei essere anzi un mendicante che..... (Bhagavad Gita 2:5)


come dire che mendicante e’ una delle cose ultime e piu’ umilianti e “antiego” che ci siano, essere mendicante e’ l’ultimo degli scalini sociali, e’ pura tecnica al non attaccamento se lo si fa per scelta e devozione, una volta stati mendicanti la vita prende tutto un altro sapore. La verita’ di tante cose viene alla luce. L’ipocrisia svanisce. Non si e’ ipocriti di fronte a uno che chiede. Si e’ considerati ultimi.


E davvero e’ cosi’, tutto cambia.


Chiedere per strada e mantenere la gioia la luce e il sorriso e’ solo possibile (per me) quando lo si fa' con l’intenzione di far sgorgare amore dagli altri e sapendo dall’altra propria mano (e non solo dalla mano) cosa si e’ gia’ dato e a quello a cui si e’ rinunciato (considerando il fatto che chiedo perche’ dall’altro lato, appunto, rinuncio ad avere o ricevere) e a chi si fa onore e si serve mentre si fa tutto questo (S. Francesco, Gesu’, Buddha, i Sadhu gli Yogi e gli insegnamenti della Bhagavad Gita) e a chi ci si ribella e si vuole affrontare, direi faccia a faccia.


Vi lascio con alcuni passi della Bhagavad Gita trattti da:


http://www.poco.it/bhg/b_gita.pdf


Cap.II

38) Mettendo a pari piacere e dolore, profitto e perdita,

vittoria e sconfitta, armati per la battaglia;
in tal modo non avrai peccato


e da
http://www.vedanta.it/sastra/bhagavad_gita/bhagavad_gita02.htm

capII

VERSO 48.
Compi il tuo dovere con fermezza, o Arjuna, senza attaccamento al successo o
al fallimento. Questa equanimità si chiama yoga.


VERSO 49.

O Dhananjaya, lìberati da tutte le attività interessate col servizio di
devozione e prendi rifugio in esso. Avari sono coloro che vogliono godere dei
frutti del loro lavoro.

 

VERSO 55.
Il Signore Beato disse: O Partha, quando un uomo si libera da ogni tipo di
desideri materiali generati dalla speculazione mentale e quando la sua mente
trae soddisfazione solo dall'anima, significa che è situato nella pura
coscienza trascendentale.


VERSO 56.

Colui che non è più turbato dalle tre forme di sofferenza né inebriato dalle
gioie della vita, ed è libero dall'attaccamento, dalla paura e dalla collera è
considerato un saggio dalla mente ferma.

 

VERSO 57.
Colui che non ha attaccamenti, che non si rallegra nella felicità e non si
lamenta nel dolore, è fermamente situato nella conoscenza perfetta.


VERSO 58.

Colui che può staccare i sensi dai loro oggetti, come una tartaruga che ritrae
le membra nel guscio, possiede la vera conoscenza.

 

VERSO 59.
L'anima incarnata può astenersi dal godimento dei sensi, tuttavia il desiderio
per gli oggetti dei sensi rimane. Ma se gusta una gioia superiore perderà
questo desiderio e rimarrà fissa nella coscienza spirituale.

 

VERSO 60.
I sensi sono così forti e impetuosi, o Arjuna, che trascinano via perfino la
mente dell'uomo saggio che si sforza di controllarli.


VERSO 61.

Chi controlla i sensi e fissa la coscienza in Me è considerato un uomo
dall'intelligenza ferma.


VERSO 62.

Contemplando gli oggetti dei sensi, l'uomo sviluppa attaccamento per essi;
dall'attaccamento si sviluppa la cupidigia e dalla cupidigia nasce la collera.
Dalla collera nasce l'illusione, e dall'illusione la confusione della memoria.


VERSO 63.

Dalla collera nasce la completa illusione, e dall'illusione la confusione
della memoria. Quando la memoria è confusa l'intelligenza è perduta, e quando
l'intelligenza è perduta l'uomo cade nuovamente nell'oceano dell'esistenza
materiale.


VERSO 64.

Ma colui che è libero da ogni attaccamento e avversione ed è capace di
controllare i sensi osservando i principi regolatori della libertà riceve dal
Signore la Sua piena misericordia.


VERSO 65.

Per chi è situato nella coscienza divina le tre forme di sofferenza materiale
non esistono più; in questo stato di felicità, presto la sua intelligenza
diventa ferma.


VERSO 66.

Colui che non è in unione col Supremo non può avere né una mente controllata
né un'intelligenza ferma, senza le quali non è possibile la pace. E come può
esserci la felicità senza la pace?


VERSO 67.

Come un vento impetuoso spazza una barca sull'acqua, anche uno solo dei sensi su cui la mente si fissa può portare via l'intelligenza dell'uomo.

VERSO 68.

Perciò, o Arjuna dalle braccia potenti, chi distoglie i sensi dai loro oggetti
possiede un'intelligenza ferma.


Per quello che io credo il non possedere denaro e viaggiare allo sbaraglio mi aiuta in tutto questo sopra riportato.


P.s.

Come si vede sto scrivendo da Sarzana, cioe’ da casa dei miei dalla mia citta’ natale lasciata nel settembre 2003. Sono qui dopo aver riflettuto molto sulla convenienza di tornare o no. Ebbene in realta’ io (ego) avrei voluto chiudere il cerchio del globo con un rituale tutto mio e una gran celebrazione con amici e parenti dopo aver anche camminato nel continente Africano, ma erano mesi che qualcosa mi rodeva dentro, anche attraverso sogni e segnali diversi.

Da Cuba avevo scritto una lettera alla nonna materna (via papa’) per far si’ di organizzare un incontro in Spagna, e lei mi aveva risposto: “sono i giovani che vanno dai vecchi e non viceversa”.


Durante questo viaggio, che indubbiamente ha dato anche sofferenze a tutti i miei cari, per la gran lunga assenza e lontananza, ho gia’ perso un nonno (materno), mentre ero in Tailandia, con l’aggravante di non averlo piu’ rivisto dopo la mia pazza fuga da casa del 2003.


Mentre camminavo nei pressi di Santiago di Compostela, ho deciso (senza l’uso della moneta) che non volevo rischiare di non riveder mai piu’ mia nonna (classe 1920), e non solo per me, so quanto abbia avuto voglia di vedermi e riabbracciarmi dopo tanta lontananza.


Darle un po’ di me mi era dovuto, non c’erano cavoli, era una cosa da fare, se davvero in futuro avrei voluto continuare a sentirmi giusto. Per cui dalla Galicia nella provincia di Lugo ho fatto una telefonata a carico (una delle tante che faccio dalla Spagna) e ho organizzato un incontro in autostop con mio padre. Io ho detto che ero sulla nazionale NVI e che lui mi avrebbe incontrato li’ da camminante.


1800 km dalle 23.00 alle 19.00 del giorno dopo ed ecco che sbuca da una curva con clacson tronante la Citroen Berlingo di Roberto (mio padre) ci incontriamo al km 478 (+ o -) della NVI, vicino
Sobrado, Baralla tutto questo facilitato dal fatto che Roberto ha fatto molte volte delle stagioni da camionista internazionale e conosce bene le strade della Spagna e non solo.

L’incontro e’ avvenuto in modo semplice con telefonate a mia madre in Italia (a carico, 1408 da telefoni pubblici spagnoli) e lei comunicando via telefonino con mio padre.


E cosi’ alle 20.20 del 29/08/09, passo il confine con Ventimiglia e rientro in Italia, poco prima di mezzanotte sono in casa dei miei. E riparto (domani) il 10/09/09 da Pisa per Sevilla (Siviglia) con la Rayanair, per continuare l’opera liberty sui continenti della terra. Tracciare linee di cammino e percorso sulla terra.


Bene tutti questi giorni in cui sono stato in Italia, a casa dei miei, quasi non ho messo naso fuori di casa, tutto in incognito, proprio per quella ragione di ritorno rituale che vorrei celebrare, un rientro formale (il giro del mondo in 80 centesimi come mi ha detto un amico) dopo l’Africa e se possibile piu’ lentamente e a mio modo (autostop/cammino), e poi diciamoci al verita’, ripartire gia' mi costa cosi’ senza riaver visto tutti i miei amici/che e parenti, figuriamoci se in questi giorni rivedevo tutti, e chi ripartiva di nuovo?


Me lo perdoneranno tutti quelli che magari verranno a sapere che ero a casa e che non li ho nemmeno chiamati che non ho detto niente loro, ma spero capiranno che se no, davvero, ripartire di nuovo sarebbe stato davvero difficile, e poi non e’ ora l’ora di tornare, questo e’ stato per me un buon e bellissimo riposo in ritiro dal mondo esterno solo con la mia famiglia, alcune sporadiche uscite con mia sorella a mangiare una pizza, o al mare ben lontano, il resto sempre in casa o qui fuori al riparo da occhi.


Mi ci voleva, ci voleva a tutti. E adesso la nonna che prima camminava col carrettino e poi col bastone quasi non usa piu’ nemmeno il bastone e cammina da sola. Ecco cosa vuol dire dare cio’ che sei o non cio’ che hai.

 
Come si sta bene a casa, pure troppo direi. (Ironico!!!) 

**************************** 
Calabar
26/05/10
Nigeria

Ah quanto calore quest’Africa, ma fino qui siamo arrivati. Entrato in Marocco il 13 Settembre 2009 ho impiegato tutto questo tempo (8 mesi) di autostop e cammino per arrivare fin qui giu’. Certo me la sono presa anche comoda, in Marocco mi sono rilassato in 2 splendidi Rainbow Gatherings, il primo vicino alla fonte di Oum Rabia e il secondo nei pressi delle cascate di Ouzud vicino Marakesh.

Da li’ su mia proposta una carovana di “neo-hippies” con chitarre percussioni e tanta liberta’ e gioia, si e’ mossa ed e’ riuscita ad arrivare fino in Senegal, tutto in autostop e cammino e senza soldi, anzi sounando per strada e facendo cappello qualche spicciolo e' pure entrato, soldi in comune utilizzati comunitariamente per poter mangiare e fare i buoni hippies, te’ caffe’ sigarette e prodotti tipici marocchini, per capirci. La musica ci ha anche aperto la porta a inviti su inviti, case di berberi, hotel gratis, casa di turchi che lavorano in Marocco, camping etc. etc.


Un vero e prorpio micro-socialismo vivente. Una tribu’ che balla di colori, suoni, liberta’ e luce composta da Turchia, Croazia, Portogallo, Messico, Germania, Italia, Grecia, Finlandia, Marocco, Russia e Australia siamo partiti in 13 e arrivati in 6, piu’ una cagnetta; Shuma.


Veramente un’esperienza ben ben appagante di liberta’ e di gioia, grazie soprattuto al popolo marocchino cosi’ generoso e cosi’ ben felice di vedere giovani che si danno all’avventura con canti e balli, camminando, dormendo all’addiaccio e tirando su spiccioli con musica di strada dilettantistica.


Arrivo in Senegal, io da solo, la carovana (5) poi mi raggiungera’ piu’ tardi per salutarmi definitavamente e lasciarmi al mio viaggio solitario in Africa nera. La parentesi carovana, light pirate boat, cosi’ ci siamo definiti, pirati di luce, stava quasi per assorbirmi completamente e stavo perdendo di fronte a me il vero motivo per cui sono in Africa: entrare dal Marocco arrivare in Sud Africa uscire dall’Egitto, senza soldi: cioe’ un cammmino divino, un pellegrinaggio di amore solidarieta’ pace e umilta’ con tutta la mia piu’ grande fede e il mio piu’ grande coraggio, e dimostrare che i soldi sono niente difronte la verita’ l’onesta’ la determinazione il destino e l’umanita’ solidale, e che e’ possibile, si e’ possibile. Figlio dell’umanita’mi faccio. Per tutto questo abbandonero’ (tirando moneta) i miei compagni vicino Guelmim in Marocco.


Il primo impatto dell’Africa nera personalmente mi ha fatto un po’ paura, mi sono detto, e ora come si fa a chiedere qui? Io bianco europeo che chiedo da mangiare in Africa, sara’ possibile, e l’autostop funzionera’? Bisogna ricordare che dal confine fra Western Sahara e
Mauritania, praticamente sono stato spedito come un pacco dai militari Mauritani fino al confine con il Senegal, tutto perche’ una volta arrivato da Rabat a Nouabibhou in autostop con dei portoghesi che andavano in Mali per vendere un furgone, come mio solito mi sono messo in cammino per andare avanti.

Per primo autostop, o meglio per primo passaggio visto che chiedo a voce all’autista di una macchina in sosta mentre cammino, pesco dei militari che non vanno lontano, vanno proprio al primo posto di blocco, salgo con loro e spiego che sono un avventuriero e che viaggio a piedi e in autostop e senza soldi, verso Sud Africa


-Cosa? Mi esclama l’ufficiale che guida.


Si viaggio cosi’ da piu di 6 anni e ho gia’ visitato e percorso una cinquantina di paesi, gli racconto un po’ di tutto, mi dice che posso passare la notte li’ al posto di blocco e poi la mattina mi aiutera’ a prendere un passaggio. Io tranquillo sto li’ con loro, in pieno deserto, ma dopo qualche ora e una telefonata dell’ufficiale in lingua locale (arabo) arriva una super mercedes scendono 2 e mi dicono di andare con loro che sono del governo e che provvederanno al viaggio dopo avermi messo in contatto col consolato italiano.


Io sento aria di problemi e chiedo all’ufficiale che mi aveva detto che potevo stare li’ la notte, cosa e’ sta storia, lui mi dice:


-L’ho fatto per te, la Mauritania e’ pericolosa andare a piedi e in autostop e’ troppo imprudente ho chiesto aiuto al ministero degli affari esteri per la tua situazione di no-money.


In effetti da li’ a pochi giorni proprio in Mauritania avrebbero poi rapito, per conto di Al Qaeda, un italiano e sua moglie del burkina.
Gia’ liberati.

Io un po’ nervoso per probabili problemi con le autorita’ entro nella super mercedes blu con i 2 che mi dicono di essere del ministero e mi passano un tale al telefono per farmi dire che provvederanno loro al trasporto fino al confine con il Senegal rifacendosi sul consolato italiano.


Cavoli, mi domando io, e ora mi pagano il bus e poi magari mi vedo arrivare a casa dei miei il conto? A dir la verita’ i 2 che mi riportano indietro dal posto di blocco a Nuadhibou nella Mercedes, mi fanno pure mezzo capire che la situazione non e’ poi cosi’ dolce e che potrebbero pure farmi delle storie legali e rimandarmi in Italia e aggiunge:


-Come fate voi in Europa.


Uffa!!! Mannaggia a me e a quando dico la verita’ alla divise, adesso mi rimandano a casa con un bel calcio nel sedere.


Io spiego che non ho problemi che sono io a voler fare questo tipo di avventura e che per ogni problema ho una famiglia alle spalle, grazie a Dio, uno dei due mi porta a casa e mi mette a mio agio con mangiare e te’ e mi spiega che all’indomani mi pagheranno il biglietto di un bus per la capitale e alla stazione mi verra’ a prendere un uomo del consolota italiano e che poi si vedra’.


Passo la notte con tensione ma anche con fiducia, in casa del funzionario, la mattina colazione, internet e in seguito a prendere il bus di prima classe con tanto di climatizzazione con cui percorrero’ i 550 km di deserto di sabbia che dividono Nuadhibou da Nuakchott. Alla stazione come detto c’e’ un signore di colore ad aspettarmi il quale mi dice che mi portera’ al consolato onorario italiano.


Vado al
Consolato Onorario d’Italia che altro non e’ che la sede di una ditta di non so cosa e parlo con un mauritano e gli spiego cosa faccio gli mostro questo blog e gli dico che io non ho chiesto aiuto a nessuno che sono loro a volermi pagare il trasporto di loro iniziativa e che io sarei andato a piedi e autostop come sempre e che per questo non vorrei vedere arrivare a casa dei miei nessun conto, io non ho chiesto aiuto finanziario a nessuno. Non ho nessun tipo di problema.

Mi fanno pure telefonare ai miei a cui spiego la situazione.


Lui affascianto dal blog e da gia’ tutto il viaggio compiuto mi dice di non preoccuparmi che sono felici di aiutarmi e che non e’ niente (in effetti ho visto che i 2 trasporti sono costati in tutto circa 20 euro) mi fa vedere dalla sua posta elettronica che si scrive con l'on.le Franco Frattini e che stanno organizzando la sua visita, e io:


-Passi il link del mio blog all' on.le Frattini, S'il vous plaît!


Il tipo di colore, che mi era venuto a prendere, mi dice che posso viaggiare la notte stessa o la mattina dopo aver dormito a casa sua, io tiro moneta e viene fuori che viaggio subito, cosi’ il vice console onorario, quello che corrisponde con l'on.le Frattini, il console e’ fuori dice, tira fuori dei soldi di tasca sua e li’ da al tipo di colore per farmi pagare un taxi per Rosso Mauritania, al cofine con il Senegal, saluto ringrazio scambio di sorrisi e di auguri per il viaggio a Sud Africa, e parto con il tipo per andare a prendere uno di quei taxi mercedes sgangherati che strapieno di persone va fino al confine: Rosso Mauritania.


Arrivo al confine in piena notte e il taxista a cui spiego che non ho una lira, mi porta alla stazione di polizia, dicendomi che almeno li' posso riposare al sicuro, e cosi’ sara’, dormiro’ all’addiacico fuori nel “cortile” arenoso della polizia con 2 africani sbattuti dietro le sbarre e incatenati, non lontani dalla mia vista.


La mattina mi sveglio cerco cibo e cerco di passare il confine sperando di non avere altre storie con le autorita’ per questa situazione voluta di essere senza soldi, prego e spero che il Senegal come dice internet sia “visto di 90 giorni gratuito in frontiera” e che per uscire dalla Mauritania non mi facciano pagare nulla.


Problemino c’e’ da passare un
fiume (Senegal) e si paga il battello, uffi mi sbuffo da solo, prendo il timbro di uscita della Mauritania, ovviamente provano a sfilarmi soldi ma non avendone non c’e’ storia. Un ragazzino di quelli vispi vispi, mi si avvicina e mi dice che devo cambiare i soldi perche’ di la’ in Senegal devo pagare, ovviamente lui e’ il cambia valuta, io dico:

-Ma no, non si paga!


e lui: -Si, si, si paga!


Inizio a tremare un po’ e dico che se anche fosse non ho niente da cambiare, e lui non credondomi e un poco odiandomi per non aver cambiato e non avergli donato niente e per aver mentito, secondo lui, avendogli detto che viaggio senza soldi da piu’ di 6 anni, mi dice:


-Intanto lo so che voi europei prendete l’aereo, te poi in Senegal prenderai l’aereo, lo so chi credi di fregare? E se no come ritorni a casa?


E io: -Guarda che dal Senegal tentero’ di andare in Sud Africa e non a casa.


E lui: -Mi vuoi far credere che ci vai senza soldi? Che grande bugiardo sei. Solo perche’ non vuoi cambiare i soldi? Ti ripeto che si paga di la’ dal fiume ti faranno problemi se non hai soldi senegalesi.


-Hey man, te lo dico per l’ultima volta non ho una lira, cosa vuoi che cambi i vestiti? Continua il tuo lavoro con qualcun’altro, lasciami in pace, intanto non mi credi.


Se ne va e mi manda a quel paese.


Passo il fiume con un battello a remi gratuitamente, arrivo su l’altra sponda e subito chiedo al doganiere:


-Ho passaporto Italiano devo pagare?


Il doganiere: -No, no, voi non pagate eccoti il timbro per 3 mesi di permanenza, benvenuto in Senegal.


Ma vieni evvai, toh ragazzaccio cambia valute, toh e toh!


Parto a piedi in direzione
Saint Louis Senegal, sono in Africa nera mio Dio ce l’ho fatta non mi hanno fermato sono libero di camminare di nuovo e commosso piango mentro cammino ed esco dal vilaggio di Rosso Senegal e dalle tensioni di non liberta’ di movimento che ho vissuto in quei pochi giorni di soggiorno in Mauritania.
--------------- Continuera'--------------

43 commenti:

utente anonimo ha detto...

ciao beppe. Che bello aver trovato informazioni su di te. Anche qyesta volta mi hai fatto emozionare. Ah giusto ti chiederai chi sono...
Sono silvia una delle belle bimbe che hai conosciuto anno scorso a Certaldo. Beppe sono confusa avrei voglia di dirti e chiederti milioni di cose! Per stasera va così, poi cercherò di riordinare le idee. ti voglio bene ti auguro tutto il bene e la serenità possibili. Passa per favore ogni tanto anche qua da camaiore. Le bimbe (Agnese e Veronica) stanno bene e ogni tanto mi parlano di te. Mi manca la tua luce e il tuo sorriso (ricordi quanto mi piaceva...). un bacione

utente anonimo ha detto...

Ciao Giuseppe, sono Michele, ti ho conosciuto a Porano alla convention di giocoleria dell'anno scorso. Buon viaggio e complimenti!!

utente anonimo ha detto...

Oila'. Un saluto cosi', perche' la tua mi sembra una bella idea. Sono il diciassettenne di reggio emilia dell'internet cafe' a Deli. Buona fortuna

utente anonimo ha detto...

ciao beppone, sono pippo!!!
enorme la sorpresa e la gioia di leggere che sei in australia!!sei nella luce piena, nei miei pensieri e preghiere.Sono appena tornato dall'india e riparto a dicembre.Forse mi trasferiro' in Rajahstan per un po'...vedremo..tutto succede, senza fretta.Hai tutto il mio rispetto, il tuo coraggio ti premia e spero di vederti al piu' presto, da qualche parte. Il mondo e' grande ma ti sento così vicino...la vita e' una figata!!!
Un abbraccio forte fratello pellegrino,siamo tutti con te!!

utente anonimo ha detto...

Ciao Giuseppe, sono Claudio (Il "Vaglio"), sono veramente contento di sentire che stai bene e che sei dall'altra parte del mondo. Ti invidio sai? E' da tanto che non ti scrivo e mi spiace....ma sono caduto anche io nel vortice quotidiano del "lavoro-casa-lavoro etc...". Ieri mi hanno chiesto tue notizie, e rendendomi conto di non sopere più come stavi mi sono preoccupato ed eccomi qui a leggere tue notizie sul blog. Se penso che ho fatto il mio primo inter-rail solo dopo aver parlato con te... che bello!!! Quando torni in italia, anche solo per pochi giorni mi piacerebbe tantissimo poterti riabbracciare e sentire di persona le tue innumerevoli avventure. Sei un grande. Stammi bene, Claudio.

utente anonimo ha detto...

Ciao, sono Paolo,
ho letto l'avventura della frontiera di Timor e ti faccio i complimenti, condivido una scelta di fondo:
"non sclero e non ho una crisi per la gran forza e fede che ormai posseggo, e poi dico se cosi' deve essere: Amen.... "se le divise non capiscono il valore del pellegrinare e della poverta' ricercata e voluta, affari loro"

anche se per adesso non sono pellegrino.

Quando ripassi dall'Italia, spero d'incontrarti. Mi hai fatto pensare ad un Giuseppe, qualche anno + di te, vive in Umbria (..Cavalieri del Sole)

Attento all'ego ;-)

utente anonimo ha detto...

Ciao caro Giuseppe sono Gianluca, ci siamo conosciuti al Rainbow in Bulgaria l'anno scorso. Seguo sempre le tue bellissime avventure e d il tuo spirito aiuta il mio a viaggiare meglio, chiaramente senza soldi. Mi sento parte di te caro fratello ed anch'io sono convinto che la famiglia abbia piú bisogno di trasparenza. Da quando ci siamo visti anch'io per lo piú ho viaggiato ed al raimbow italiano che abbiamo fatto in basilicata abbiamo trovato un'incredibile solidarietá nei ns. confronti. La gente non ce la fa piú a sopportare i sopprusi di babilonia e ci guarda con speranza.
Un grosso abbraccio dalla Danimarca, ora sono qua, fra guerrieri ci si intende.
Pace e Amore

utente anonimo ha detto...

hi. i am isaac
your iranian friend

your weblog theme isn't beatiful =]

plz change it. thanks. bye
eshaghna@yahoo.com

Pachanga ha detto...

Hi Isaac, true the theme is not the best, now i go to change it, my friend, i'm glad that you continue "follow me", to the next time see you soon bye bye... i'm still pool nadaram...

Giuseppe

utente anonimo ha detto...

bella beppe! pippo mi ha parlato di te, ho letto le tue storie e ne sono rimasto estasiato. prego per te e per tuytti quelli che come noi stanno coltivando con fatica il "bene" buon viaggio fratello, e come dice peepu:"la vita è una figata!"

stela ha detto...

cio beppe..ho trovato il tuo blog per caso all'inizio del tuo viaggio.. inizio inizio.. e ti ho sempre seguito.. sei un grande! ciao Da

utente anonimo ha detto...

ciao Beppe, voglio farti i complimenti per la tua esperienza, ti ammiro tantissimo per lo spirito che hai nell'intraprendere questo cammino fisico ma soprattutto spirituale. Una grande lezione, la tua, che fa riflettere e sognare la libertà. Eccezionale davvero la tua impresa! Buona fortuna!! Katia

utente anonimo ha detto...

Ciao Giuse, troppo bello rivederti in foto......

cmq, eri proprio in bella compagnia nella casa della "cilena". :-)

Stammi bene, grande viaggiatore!!!

Claudio.

utente anonimo ha detto...

ciao mato!!
qui e' pippo che ti saluta dalla strada per Diu!!
Quest'anno niente Goa, troppe tentazioni..ti ricordi che roba??
Ah, coi baffi e la barba tagliati come in foto, fai molto moschettiere!!

Ah, un bacio e facce sape' che succede a sta festa!!!

utente anonimo ha detto...

Sempre a testa alta e' Giuseì! Camminiamo con te. Max.

utente anonimo ha detto...

ciao, sono Erica, non so se ti ricordi di me, ci siamo conosciuti nella libreria di tua sorella, io ero liceale sempre con la testa tra le carta, mai quella scolastica, però. un po' di tempo fa (dopo mille anni) ho incontrato tua sorella in giro per sarzana.super emozione e gioia infinita, cerchiamo di raccontarci un pochino quello che sono stati questi anni e lei, con gli occhi sbrilluccicanti di orgoglio, mi racconta del tuo viaggio e mi da l'idirizzo del blog.per vari motivi non sono riuscita a scriverti prima... volevo solo dirti quando ammiri il tuo coraggio, stai realizzando il mio sogno, continuo a ripetermi che lofaròlofaròlofarò, ma manca sempre quella spinta che ti fa dire "ora". da che parte del mondo stai andando? dove ti trovi? se passi per l'argentina la mia famiglia ti ospiterà volentieri!
se hai voglia di rispondermi: erica@diciannove.net

un abbraccio,
Erica

utente anonimo ha detto...

ciao!

utente anonimo ha detto...

Ciao BEPPE!!! ma che fine hai fatto?? ormai e' da 6 mesi che ogni tanto provo a vedere se hai aggiornato il tuo blog....mi sei venuto in mente il mese scorso quando ho trascorso alcuni giorni ad Ameglia..sotto il monte Marcello!! ...ci siamo incontrati a Arambol in India..ma immagino che il mio volto si confonda con le 1000 persone che avrai incontrato nel tuo pellegrinaggio...beh un abbraccio e imbocca al lupo!

utente anonimo ha detto...

ps: ho dimenticato di presentarmi...sono Andrea! da Milano
andrearudi@iname.com

utente anonimo ha detto...

Hello

In this moment, i see how is dificult to me understand your italian write... So, i try to write in english...

six or seven hours ago, we go each one for other direction, you, problably, to Bolivia...

My name is Djalma (remember), we meet in Foz do Iguazú, yesterday... oor yesterday-yesterday...hahaha

Forgive-me for my english, but i go learn...

Good Luck in your travel
Hasta Luego amigo

utente anonimo ha detto...

como andas tengo que aprendre italiano pero ya lo voy a leer
chau amigo buen viaje

utente anonimo ha detto...

yo leandro soy el comentario 23 chau viva vivo

utente anonimo ha detto...

Hola Giuseppe, soy Patty, de la familia Jordán de Bolivia, Siempre te recordamos y te recordaremos, sigue libre y contagia a las personas que conoces, llenándolas del aire de todo el mundo. Un abrazo . Patty, Boris y Elisita

utente anonimo ha detto...

ciao giuseppe sono andrea ci siamo conosciuti a la paz ora sono a rio de janero e ti mando un´abbraccio SUERTE

utente anonimo ha detto...

ciao ti ricordi di max,come stai?io sono in india in questo momento, tra 2mesi ci trasferiamo tutta la famiglia in nepal, io dechen ,janis, e il nuovo arrivati eros 5 mesi,come previsto sono riuscito a staccarmi dalla rutine italiana.prima di partire vado a salutare i tuoi,e tu come butta fratello mio,adesso come sei orientato?ricordati la mia prenotazione x il tibet in moto,un bacione da tutta la mia famiglia, a presto bay bay bay ......a sono a calcutta ti ricordi quando ne parlavamo?.......bay bay

utente anonimo ha detto...

sminchio guarda che ti penso e pure
ti scrivo
mi sono riattivato la schifosa messenger su hotmail perche' so che rinco come sei non riesci ad aprirti un
account su skype
daida
collegati
bacifrocetti

utente anonimo ha detto...

ciao beppe sono andrea, ci siamo conosciuti a la paz una notte...
sono a bueno aires in casa di amici e domani parto x l'italia, se ricordi sono ligure come te, se torni passami a trovare che ti ospito, certamente troverai una buona onda.. SIEMPRE SUERTE ERMANO...

utente anonimo ha detto...

ao
sminchietto, io ricevo le tue mail.
rispondo, ti arrivano e qualcosa
nei settaggi, secondo me, te le elimina perche' le reputa spam.
quindi dai una controllata e
scrivimi.
tra 10 giorni, almost of course, parto per il nord
se mi dici dove sei magari ci si incontra
bacettiilluminanti

utente anonimo ha detto...

Ciao Giuseppe,
è sempre bello ricevere le tue mail.
Stammi bene!
Un saluto dalla tua città di origine.....Sarzana.

Salutoni, Claudio.

utente anonimo ha detto...

bella storia

utente anonimo ha detto...

actualiza el blog y deja de joder... vago
ezequiel

utente anonimo ha detto...

hola amigo como vas espero y logres tu reto saludos desde ixtapa zihuatanejo mexico de tu amigo Celio Romero B.
ok luego te paso las fotos ok amigo cuidate y buena suerte.

utente anonimo ha detto...

Ciao Giuseppe, trovare questa tua storia è un segno del destino, o meglio, un segno del 'destino che ho scelto o che sto scegliendo' e che a sua volta, da tanto tempo, mi ha scelto e mi sta chiamando. Dovrei 'rispondere' ma non l'ho ancora fatto, condannata come sono ad 'incollare i cocci', ogni volta, quando, invece, quello che vorrei è lasciarli a terra, girarmi dall'altra parte e iniziare a camminare...
Sai cosa penso? penso che partire per un lungo viaggio non significhi lasciare la propria casa quanto CERCARNE UNA CHE SENTIAMO VERAMENTE "NOSTRA". Alcuni di noi, ne sono convinta, nascono nel posto sbagliato e, prima o poi, sono costretti a mettersi in viaggio per rimediare a questo 'errore'. Il viaggio può essere lungo quanto vuoi ma c'è sempre qualcosa all'orizzonte che guardiamo e che vogliamo raggiungere. Il termine 'casa' può significare tante cose... Tu cosa ne pensi?

utente anonimo ha detto...

Q paso man, ya pase a dejar mi huellita, vas con todo... gracias por todo lo q me enseñaste se te aprecia mucho mi buen amigo te mando un abrazo sigue arriba ciaooooooo

Jose Miguel

utente anonimo ha detto...

ma vuoi darcela una prova che lo stai facendo davvero!?!??!!

utente anonimo ha detto...

Io credo che sei un approfittatore che alla fine ti sei fatto regalare dai tuoi cari un viaggio intorno al mondo .. questo viaggio dovevi impostarlo in un altro modo a mio parere dovevi sempre cavartela da solo in qualsiasi situazione e non avere l'aiuto maggiore dai tuoi cari ... facile cosi... ma comunque apparte questo mio pensiero....
PENSO CHE HAI AVUTO UNA BLLA STORIA E SE TI IMPEGNI PUOI ANCHE CREARCI UN LIBRO E DONARE IN BENEFICENZA IL RICAVATO ... OPPURE RISARCIRE I TUOI CARI

utente anonimo ha detto...

caro amico, sono Monia la sorella di Giuseppe. Non ho problemi a mostrarmi e non ritengo utile nascondermi dietro un anonimo "utente". siamo esseri umani, non dimentichiamolo. ho letto il tuo commento e sinceramente mi dispiace. mi dispiace vedere che esistono ancora persone che non conoscono il significato di alcune parole quali:condivisione, compartecipazione, amore e sostegno incondizionati. peccato. sai a volte dietro queste semplici parole si nasconde un universo fatto di sensazioni, emozioni e gioie. questo è il Viaggio di mio fratello. lui ha deciso di intraprenderlo. la realtà è che questo è il viaggio di tutti noi. noi siamo rimasti a casa, è vero, ma gli insegnamenti, l'amore, la cocreazione non hanno spazio fisico! forse neppure comprendi il significato di certe parole e di questo sono davvero dispiaciuta. non hai idea di ciò che perdi! se solo ci abituassimo ad avere la mente più aperta. se solo riuscissimo a rientrare in contatto con l'universo ed a coglierne le sottili energie che legano ognuno di noi, forse sarebbe davvero lampante il messaggio che mio fratello e la mia famiglia UNITA vuole dare. se qui c'è qualcuno che è in debito verso qualcun'altro.. bè quella sono io. in debito col mio amato fratello che attraverso le sue avventure e sofferenze mi ha insegnato così tanto! ci ha insegnato così tanto. ha voluto condividere con noi tutto questo e per noi non può che essere motivo di orgoglio! credi davvero che la questione si risolva in qualche euro? spero di no. spero davvero che il tuo commento sia dettato da una svista. non preoccuparti però, sarai anche tu nelle nostre preghiere. sarai anche tu tra coloro ai quali auguriamo di incontrare la verità e l'amore.

utente anonimo ha detto...

Hello Giuseppe... My name is Fernando, i´m from Brazil and I don´t speek very well English and spanish either, but i try to say sumething. Me and my father met you at a fuel rank, on a Parana State, in Brazil and you asked for us something about the road... So we asked for you where did you went and you told us about your history... About your travel and your life´s change and about the Brazil is the worse country to take a hitchhiking... :) At the fuel rank my father paid a sandwich e a soy milk for you, hehe... you´re vegetarian, right? You sad that you did not load a money, and I considered it amazing for something that was travel for the world. Are us meting marked me a lot, by your courage to did what you do. In fact, in the pay place of the gas, when you are ask for the attendant for a pen and paper to marked your blog for me, the attendant, later than you go out, sad for me, sarcastcally: -"I think that he do not knew to write". It´s happend in 2005, when you stay in Parana state, Brazil, and I can´t forget it, because the extremelly ignorant about that man, that just saw your clothes and didn´t saw soul. So, Giusseppe, continues in your walk and much sucess for you. To finish, I found the site of your blog when I clean my things, and the memories went ahed stantanelly in my mind. Have a nice day and good they travel. And sorry by the english. :)

utente anonimo ha detto...

DAYE FRATELLO!!!!!!!!PERCHE' NON  CI RACCONTI  CHE DOPO DUE ANNI E MEZZO  CE L'HAI FATTA E GRATIS PURE !!!  (chi ti conosce lo sa')A PARTE TUTTOBENEDIZIONE NEL TUO CAMMINO VECCHIO, SEI UNA ICONA.NESSUNO, PERO' NESSUNO AVREBBE IL CORAGGIO PAZZO DI OSARE TANTO...LA RICOMPENSA GIA' CE L'HAI...T'ACCOMPAGNA NEL TUO SGUARDO E NEL TUO CUORE. L'ESPERIENZA CHE VIENE DA TANTO PEREGRINARE E' INCOMMENSURABILE, PER QUESTO ANDAVA FATTA COSI', SENZA SOLDI.UN ABBRACCIO DAL MESSICO, DOVE PURE HAI LASCIATO IL SEGNO.CI VEDIAMO LUNGO LA STRADA. PERCORRILA A TESTA ALTATI STIMODAVID

Anonimo ha detto...

is a 38 years old man with a long hair and walking with slipper
not only here in Lalibela even throughout his journey or the last 10
years. He is a very sociable, gentle, optimist and very ideal guy of
course quite devoted and committed for his mission he saw 72 countries
so far for less than USD900.
He was arrived at lalibela on the 21 of December from gashena, and
I was the 3rd person whom I met him in Lalibela (soon he arrived
Lalibela he stayed at the alef paradise hotel and after two days he
shifted to Lalibela hotel, a friend of mine who works at lalibela
hotel were introduced me and then he asked me if I can make a favor
by lending my computer and I was ok to lend him without any hesitating
the same time I have been informed as he is a web master guy, soon I
was thinking if He can develop me web-site then, I requested him to
develop a web-site" he accepted my request with a pleasure " with a
fee of only accommodation and meal. Indeed he did it in a very
fantastic way.
After all I pray to GOD to keep him safe were ever he go and to
accomplish his dream.
GOD be with you were ever you are!!!
With love and respect!
Tesfaw from Lalibela, Ethiopia(www.ethiopian-holidays.com)

Giuseppe D. L. ha detto...

Thanks Tesfaw, but actually you borrowed the laptop to lalibela hotel and not me, I was using the laptop to develop their website I say them they have provide me computer to develop a website and Hendayena ask to you.

www.lalibelahotels.com

Even I fixed (freely) the laptop by formatting and installing new system and basic software. As you know. Was infected by virus.

Just to be precise. I am not the one asking to borrow laptop just for my pleasure.

Is 70 countries and 1.330 euro to be precise again.

Anonimo ha detto...

Hey Giuseppe,
it was very nice having met you in Lalibela! I enjoyed your company and the conversations.
I guess you found transport to Gashena yesterday and that you are on your way to Djiboui now. I wish you the best of luck there. And if you decide to return to Lalibela, please let us know. You are always welcome at Sora Lodge - thanks for all your help, especially for creating a website for us. The result is great: www.soralodgelalibela.com
All the best,
Daniela

gabriele mei ha detto...

6 1 fenomeno !